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La garante dei detenuti della Regione Abruzzo, Monia Scalera, prosegue a gran ritmo il programma delle visite negli istituti di pena abruzzesi. Ieri si è recata nella struttura di Sulmona per verificare personalmente la situazione, confrontandosi con personale in servizio e detenuti. Al termine della visita, accompagnata dalla comandante Alessandra Costantini, Scalera ha evidenziato come "i vecchi padiglioni del carcere siano ormai inidonei a ospitare i detenuti e necessitino di importanti interventi di manutenzione. Le criticità sono varie e riguardano in primis l’usura strutturale, la mancanza di docce, le infiltrazioni, oltre alle pessime condizioni degli spazi dedicati agli agenti della Polizia penitenziaria". "Ritengo - ha aggiunto - che sia quanto mai necessario e opportuno, prima di riempire con altri detenuti il nuovo padiglione, trasferirvi la popolazione carceraria già esistente a Sulmona, composta da 450 persone (di cui circa 140 in esubero), in modo da poter effettuare gli interventi necessari sulle strutture più obsolete. In questo frangente sarebbe utile evitare di incrementare il numero dei reclusi per il tempo necessario a ultimare i lavori". Scalera poi, accompagnando un detenuto in infermeria, ha potuto esaminare le condizioni di lavoro del personale medico, non solo quello della polizia penitenziaria sottolineando come la sua figura sia stata istituita a garanzia di tutti loro, oltre che dei detenuti. Sono convinta - ha evidenziato, annunciando il suo ritorno a Sulmona il 6 febbraio prossimo - come in una struttura dove regna un clima virtuoso tutti ne traggono giovamento". Nel corso della visita di ieri la Garante ha avuto modo di confrontarsi a lungo con il direttore Stefano Liberatore che ha subìto un’aggressione da un detenuto riottoso pochi giorni fa e con l’ispettore Mauro Nardella, vicesegretario del sindacato della Polizia Penitenziaria, per confrontarsi sulle problematiche che lo stesso ha evidenziato recentemente.