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JESI – Nel campanile del complesso di San Floriano, a Jesi, è stata installata una telecamera di ultima generazione per monitorare la nidificazione di una coppia di falchi pellegrini. Da anni, questi rapaci hanno eletto a proprio rifugio la torre che domina la piazza dove nacque Federico II, il grande imperatore svevo soprannominato "Stupor Mundi". La nuova installazione consente di seguire in diretta la loro vita quotidiana, unendo tecnologia, scienza e divulgazione culturale.
I due falchi, affettuosamente chiamati Federico e Ginevra, continuano una tradizione che li lega simbolicamente all’imperatore, noto anche per il suo celebre trattato di falconeria De arte venandi cum avibus. Prima di Ginevra, era stata Costanza, nome ispirato alla madre di Federico II, a condividere il nido con Federico. Negli ultimi anni, i due rapaci hanno dato alla luce numerosi pulli, tutti battezzati con nomi legati alla dinastia sveva, che hanno spiccato il volo proprio dalla torre del campanile.
Il progetto, realizzato in collaborazione tra il Comune di Jesi e il WWF, rappresenta un’occasione unica per osservare la vita di questi rapaci in tempo reale. Le immagini catturate dalla telecamera saranno trasmesse sul sito ufficiale del Comune, accessibili a tutti. "Costituirà uno strumento prezioso per veterinari, ornitologi e falconieri, oltre che un’opportunità di divulgazione per scuole e associazioni," ha sottolineato l’amministrazione comunale in una nota.
L’installazione della telecamera è stata completata da Michel Giaccaglia, noto documentarista e regista, e Gianluca Tiroli, veterinario esperto di fauna selvatica e falconiere. Entrambi sono saliti sulla sommità del campanile per allestire il dispositivo, che offrirà uno sguardo privilegiato sulla vita dei falchi.
"Questa coppia di falchi pellegrini ha scelto un luogo simbolico per la sua nidificazione," ha dichiarato Alessandro Tesei, assessore all’ambiente del Comune di Jesi. "La loro presenza nel centro storico, nella piazza dove nacque Federico II, non è solo un fatto naturalistico ma un richiamo culturale unico. Grazie a questa iniziativa, la nidificazione diventa accessibile a tutti, offrendo un’opportunità di grande interesse scientifico, turistico e culturale."
Jesi si distingue così tra le città che ospitano falchi pellegrini, unendo storia e natura in un progetto che celebra la memoria del suo illustre concittadino e promuove la conoscenza della biodiversità.