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"Atim è un’idea, un progetto che si pone l’obiettivo di poter finalmente iniziare a costruire un percorso solido, concreto, che inizi a lavorare a unire i territori a creare consapevolezza del nostro patrimonio". Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli risponde ai giornalisti di Report, nel reportage in onda ieri sera, difendendo l’istituzione dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche (Atim) osteggiata sin dall’inizio dall’opposizione che l’aveva definita "carrozzone", "poltronificio" e "doppione dell’assessorato". La giornalista cita il contratto d’affitto pluriennale dei locali nella Camera di Commercio del costo di 80mila euro per sei anni e il video girato dai consiglieri del Pd che dava conto di uffici vuoti, in orario lavorativo. "Abbiamo chiesto di capire quello che era successo quel giorno, ci hanno detto che erano fuori per degli eventi", risponde Acquaroli: "il personale? Siamo intorno alle 3-4 persone oggi ma sono usciti bandi pubblicati per recuperare il personale necessario". La consigliera regionale dem Micaela Vitri ricorda i "748mila euro" previsti in bilancio per le spese del personale Atim e i "12 milioni di euro" stanziati dalla Regione per l’Atim", sostenendo che avrebbero potuto essere spesi "in sanità, posti al nido e invece vanno in quest’agenzia e da lì, a pioggia, a società private con affidi diretti", come i fondi a società romane per la mostra dei Papi a Castel Sant’Angelo o per un evento di promozione dei vini a Gabicce. Sulla scelta delle ditte Acquaroli rimanda all’ex direttore Marco Bruschini - stipendio di "186mila euro l’anno" ricorda Report" - che ora ricopre un incarico al ministero dell’Agricoltura: il governatore consegna alla giornalista di Report i piani di attività dell’Atim dal 2022 al 2024 in base ai quali avrebbe agito Bruschini ma, dice Acquaroli, "il direttore ha una sua autonomia, ci informava rispetto a quello che faceva ma non entravo nelle procedure". La giornalista incalza sugli affidamenti e inizia un botta e risposta: "cioè io mi devo leggere tutti gli affidamenti?", replica il governatore. Report: "di un’agenzia che sta sotto al suo assessorato probabilmente sì". "Allora mi scusi eh, io sono assessore al turismo ma non solo al turismo, - ribatte Acquaroli - ma sono anche responsabile della sanità regionale; quindi, secondo lei mi dovrei leggere tutti gli affidamenti che fanno tutte le agenzie della Regione. Evviva, evviva". Nel mirino di Report anche affidamenti di Atim - "200 mila euro nel 2023 e di 250mila euro nel 2024" - a società di raccolta di pubblicità anche per la stampa locale: "promuovere le Marche sui giornali delle Marche", incalza. "Assolutamente no - ribatte Acquaroli - perché questi gruppi hanno anche altri quotidiani". Report ricorda la valutazione su Atim della Corte dei Conti: ha "moltiplicato costi e attività che avrebbero potuto essere svolte dalle strutture già esistenti della Regione. Inefficienza, caos e poca trasparenza che hanno provocato un deficit di programmazione". "La Corte dà suggerimenti all’ente", obietta Acquaroli sottolineando come l’Agenzia abbia tempi più rapidi nell’attività rispetto a un dipartimento della Regione, e ricordando la commissione istituita "per fare chiarezza e dare credibilità alla Regione e a chi ha lavorato su Atim".