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CERRETO D’ESI (ANCONA). Nello stabilimento Electrolux di Cerreto D’Esi si registrano nove uscite volontarie: cinque impiegati, che rappresentano tutti gli esuberi dichiarati dall’azienda, e quattro operai, sui diciotto esuberi complessivi annunciati. Questo avviene a due mesi dall’introduzione dei contratti di solidarietà, partiti il 21 ottobre 2024, nell’ambito di un accordo siglato con i sindacati e le rappresentanze sindacali unitarie (Rsu).

I contratti coinvolgono 106 lavoratori su un totale di circa 185 dipendenti, prevedendo una riduzione dell’orario di lavoro a sei ore giornaliere per turno, rispetto alle otto precedenti. Questa misura mira a scongiurare il licenziamento di 23 persone, pur comportando una riduzione dello stipendio compensata in parte dall’integrazione statale.

Produzione in calo
Electrolux ha confermato una produzione annua di 80.000 pezzi, inferiore rispetto ai dati dichiarati per il 2024. Lo scorso anno si prevedeva una produzione di 115.000 cappe di alta gamma, ma il numero reale si è fermato a circa 83.000 pezzi.

Investimenti e futuro dello stabilimento
Secondo quanto dichiarato dall’azienda, sono stati stanziati 2,4 milioni di euro per investimenti volti a introdurre nuovi prodotti e a rilanciare lo stabilimento di Cerreto D’Esi. L’obiettivo è rafforzare la competitività del sito, anche in un contesto di contrazione del mercato.

“È cruciale che Electrolux rispetti gli impegni presi per garantire il rilancio dello stabilimento, consolidando la sua capacità di conquistare clienti e quote di mercato, sia in questa fase di difficoltà che in vista di una ripresa delle vendite,” sottolinea Pierpaolo Pullini, responsabile Fiom per il distretto produttivo di Fabriano.

L’attenzione ora è rivolta al mantenimento delle promesse aziendali, fondamentali per preservare l’occupazione e il futuro della fabbrica.

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