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ANCONA - La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo d’inchiesta sul decesso di Matteo Concetti, il 25enne trovato impiccato venerdì pomeriggio nella cella di isolamento del carcere di Montacuto. Istigazione al suicidio sarebbe l’ipotesi di reato anche se per il momento non c’è nessun nome iscritto dal pubblico ministero sul registro degli indagati. Il magistrato Marco Pucilli ha disposto il primo accertamento irripetibile, l’autopsia sul corpo del ragazzo nato a Fermo, da una famiglia originaria di Rieti, in carcere per un cumulo di pene legate a reati per reati contro il patrimonio. Ed è stata proprio la famiglia del ragazzo a sporgere denuncia ai carabinieri di Rieti ed avviare così l’inchiesta. Venerdì l’accertamento nell’obitorio dell’ospedale Inrca di Ancona. Perchè il giovane si sia tolto la vita saranno ora gli inquirenti a tentare di scoprirlo. Intanto l’avvocato Giancarlo Giulianelli Garante dei detenuti per le Marche sulla vicenda ha dichiarato: "E’ stata aperta un’inchiesta doverosa, come succede in questi casi, non esprimo nulla: la parola ai magistrati. Da uomo e da garante il mio pensiero va ai familiari di Matteo, che si sono visti privati di un ragazzo nel pieno della sua vita: Sentiamo un po’ tutti un senso di responsabilità quando succedono queste cose perchè forse potevamo fare qualcosa di più. Non abbiamo fatto sostanzialmente nulla. Forse potevamo fare qualcosa di diverso". 

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