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Un luogo dove natura e comunità si incontrano, dando vita a un progetto che unisce memoria, sostenibilità e partecipazione attiva. È questo il cuore del "Bosco dei Ricordi", iniziativa promossa da Ascoli Servizi Comunali all’interno del programma "Re+", con il supporto di Legambiente e Marche Rifiuti Zero.
L’idea nasce con l’obiettivo di valorizzare l’ambiente e creare un legame tra passato e futuro attraverso la piantumazione di circa 500 alberi e arbusti nella zona dell'ex discarica Relluce. Ogni pianta sarà adottabile da cittadini e associazioni, diventando simbolo di un legame con la terra e con la collettività. Per rendere il progetto ancora più innovativo, è previsto un sistema di mappatura digitale, con un codice univoco per ogni albero, così da seguirne la crescita e monitorarne lo sviluppo nel tempo.
Un progetto che guarda al futuro
Il sindaco Marco Fioravanti ha sottolineato il valore simbolico e pratico dell’iniziativa:
«Il tema dell’ambiente è decisivo per il nostro futuro. Con il "Bosco dei Ricordi" uniamo aspetti ambientali, sociali e umani, stimolando il senso di comunità, fondamentale per affrontare la sfida del cambiamento climatico. La piantumazione di circa 500 alberi e arbusti dimostra quanto questa Amministrazione sia impegnata in un percorso che va oltre la semplice azione ecologica, puntando a sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni».
L’iniziativa prevede inoltre un gesto simbolico carico di significato: per ogni bambino nato nel 2024 ad Ascoli verrà piantato un albero, rappresentando così una connessione tra nuove vite e la natura in crescita.
Un polmone verde per la città
Anche il presidente di Ascoli Servizi Comunali, Andrea Zambrini, ha evidenziato l’importanza del progetto:
«Il Bosco dei Ricordi sarà un nuovo polmone verde per la città, offrendo un’esperienza immersiva nella natura e contribuendo al benessere del territorio. La nostra azienda ha sempre sostenuto l’idea di coinvolgere i cittadini in azioni concrete di sostenibilità e responsabilità ambientale».
L’iniziativa non si limita a essere un semplice progetto di piantumazione, ma si pone come un’azione concreta per mitigare l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita. Marzia Mattioli, direttrice di Legambiente Marche, ha ribadito:
«Creare spazi verdi come questo significa fornire benefici ecologici, sociali e paesaggistici alla comunità. In un momento storico segnato dai cambiamenti climatici, progetti di questo tipo diventano strumenti fondamentali per contrastare le criticità ambientali e favorire la resilienza del territorio».
Un museo a cielo aperto
Il "Bosco dei Ricordi" non sarà solo un’area verde, ma anche un luogo di cultura e socialità, uno spazio in cui organizzare attività didattiche, culturali e ricreative, rivolte a scuole, famiglie e cittadini. Tra le specie che verranno piantumate ci saranno il Pioppo Bianco, Frassino Maggiore, Acero Campestre, Salice Bianco, Carpino Nero, Roverella, Cipresso, Leccio, Cerro e Nocciolo, contribuendo alla creazione di un ecosistema equilibrato.
Un’area particolare del bosco sarà denominata “Radura”, uno spazio pensato per la riflessione e il raccoglimento, dove la natura diventerà protagonista di un percorso di consapevolezza e connessione con l’ambiente.
Il progetto punta a trasformare il "Bosco dei Ricordi" in un museo a cielo aperto, dimostrando come la gestione sostenibile del territorio possa generare nuove economie e sinergie tra ambiente, arte e cultura. Un’opportunità concreta per la comunità di partecipare attivamente alla tutela dell’ambiente, facendo crescere un bosco che sarà memoria, futuro e simbolo di rinascita.