Condividi:
ASCOLI PICENO - “Come si dice pure? Ah sì, tutto ha una fine… quando la fine viene indotta magari è meno piacevole ma questo è il mondo che ho scelto, e sarò sempre orgoglioso di essere riuscito a farlo diventare un lavoro". Emanuele Righi si è dimesso. L’ormai ex direttore sportivo dell’Ascoli lo ha fatto attraverso un lunghissimo messaggio su Instagram comparso in serata.
La "fine indotta" è il riferimento a quanto avvenuto nel primo pomeriggio: alla ventina di ultras piombati al picchio Village, per chiedere un suo passo indietro e quello del direttore generale Domenico Verdone (clicca QUI).
Il ds Righi era contestato da parte della piazza già prima dell'investitura ufficiale del 27 giugno scorso. Ora scrive: "Mi vanto di aver lavorato per questo Ascoli Calcio 1898 FC SpA fatto di persone perbene che non lesinano un solo minuto della loro vita per ripagare la fiducia data loro da chi, come si suole dire, mette benzina, tanta, nel serbatoio. Sono ancora più felice di averlo fatto per un imprenditore decisamente unico come Massimo Pulcinelli. Un uomo perbene, geniale, talmente folle da spendere milioni di euro senza far mai mancare nulla ai propri dipendenti, onorando ogni scadenza, pagando ogni necessità. A lui va il mio GRAZIE e resterà ancora più sorpreso nello scoprire che ci sono persone che lavorano per il bene della società, della squadra, e che hanno anche la forza di lasciare soldi dimettendosi in modo irrevocabile. Perché ci sono momenti in cui non ha più senso proseguire… quando la fatica supera il divertimento, mettiamola così, non c’è soldo che tenga".
"Il rispetto sociale se ne va a farsi fottere, le pressioni che rendono faticoso per non dire impossibile lavorare, le parole spese che, almeno per me, quando pronunciate hanno un peso, mi hanno portato al rassegnare le dimissioni irrevocabili" continua il dirigente emiliano. "Ci sono tanti grazie da dire. Il primo è al DG Domenico Verdone. Raramente ho visto un professionista lavorare così tante ore e con una simile qualità per un club. Il Pres Neri. I magazzinieri Gae, Ale, Mirko, Mauro, Pare, Katia e sicuro dimentico qualcuno … gli scarica tibiali Emi, Andrea, Marco… i dottori… abbiamo più dottori che centrocampisti…Mirkone che non è un team manager, non è un segretario, è tanto tanto di più. La Lolli che ama il freddo e Marco la talpa...".
Ancora: "E poi Nino Nosdeo, mio fratello per sempre, i mister delle giovanili e le nostre cene al giovedì… Mina e i ragazzi alla Corte… e poi i miei ragazzi. Una squadra che ha tanto di quel talento e tanto di quel futuro… che merita solo ed unicamente applausi e sostengo ma qua c’è da cambiare tutto no? E quindi offendiamoli tutti!!! No, non è così che si fa. Non è questo il modo. Se per la società ho fatto, dal punto di vista tecnico economico e dal punto di vista gestionale, qualcosa di tangibile, stessa cosa non posso dire verso una parte, esiste si, della tifoseria ascolana a cui dico solo grazie. Per gli insegnamenti di passione e attaccamento dimostrato".
"Sono molto sereno per ciò che ho fatto e, chi avrà voglia di guardare il bilancio della prima squadra, non potrà che restare piacevolmente sorpreso dal lavoro espresso. Si è iniziato un percorso virtuoso che voleva, vuole, essere una nuova modalità per permettere alla società di rinforzarsi senza immettere denaro costantemente".
"Questa modalità non ha trovato il consenso di una parte della tifoseria che ha iniziato, da ben prima del mio arrivo, un suo cammino che ha una partenza chiara ed una fine altrettanto evidente. Ora Nandone (Sforzini, ndr) vai e porta a casa questi play off, ora Mister fai vedere, con tutto lo staff, che quel giorno di giugno 24 avevo ragione io al volerti qua…grazie a Carrera e staff, grazie a Mimmo e staff…"
Righi conclude: "Ringrazio tutti, veramente tutti, per i tanti insegnamenti ricevuti e rassegno, adesso sì, le mie dimissioni irrevocabili".