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PESARO - Due torri residenziali, 40 metri di altezza, 11 piani, 88 appartamenti. Un carico veicolare stimato in 200 auto al giorno. Una zona classificata nel Piano di Mitigazione Ambientale R4, il massimo di rischio idrogeologico per la presenza del vicino torrente Genica. Il quartiere di Muraglia, che nei prossimi mesi dovrà fare i conti anche con la costruzione del nuovo ospedale, non ci sta. E’ nato un comitato di residenti, "Muraglia affoga" che a cavallo tra fine 2024 e questo inizio di anno ha intrapreso una battaglia, contro le edificazioni previste nel Piano Regolatore. Hanno realizzato dei manifesti, uno dei quali è stato sottratto di notte dal giardino di una rappresentante del movimento civico. Ne realizzeranno altri. Porteranno la questione torri in uno dei prossimi Consigli di Quartiere. E verrà organizzata una raccolta firme itinerante.
"Vogliamo informare le persone su ciò che verrà costruito nel quartiere e renderle edotte su tutto ciò che concerne il rischio idrogeologico - dice il Presidente del Comitato Tommaso Olmeda - Chi vuole acquistare una casa in quelle due torri, deve sapere quale situazione si potrebbe palesare». Il riferimento va ad una foto in particolare, nella quale, in seguito ad un precedente acquazzone, via Terzi era stata completamente allagata, con l’acqua arrivata ad altezza bacino. «Io non vedrò più la luce del sole, guarda avanti sconsolata una residente, oltretutto mi sento presa in giro perché non si può utilizzare la scusa dell’amianto da rimuovere per costruire. Prima ci liberi dell’amianto, poi si pensa al futuro". C’è chi tra i residenti considera le torri "una mancanza di rispetto per Muraglia. Già dovremo sopportare l’arrivo dell’ospedale, qui si va ad aggiungere cemento a cemento". Il nodo viario è l’altra problematica prioritaria sollevata in assemblea, ricordando che la circonvallazione ha ridotto il traffico in zona via Guerrini e dintorni, ma le torri lo riporteranno.