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La controversia che sta coinvolgendo Atim, l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche, si arricchisce di un ulteriore elemento critico. Questa volta a sollevare la questione è il consigliere regionale del Partito Democratico, Renato Claudio Minardi, il quale, dopo aver analizzato gli atti dell’Agenzia, ha riscontrato un’anomalia che definisce "quantomeno discutibile".
"Sembra infatti – dichiara Minardi – che la nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di Atim sia avvenuta solamente lo scorso 22 gennaio, ovvero pochi giorni dopo la trasmissione di Report andata in onda il 19 gennaio, che ha puntato i riflettori sulle attività dell’Agenzia". Il consigliere ha quindi annunciato di aver presentato un’interrogazione formale alla giunta regionale per chiedere spiegazioni su questo ritardo.
Minardi sottolinea come il tempismo della nomina sollevi interrogativi sia sull’operato dell’Agenzia che sulla responsabilità della giunta regionale, evidenziando che Atim è stata fortemente voluta dal presidente Acquaroli. "Lascia perplessi il fatto che siano trascorsi oltre tre anni prima di assegnare un incarico così essenziale per la gestione della trasparenza e della prevenzione della corruzione" ha affermato l’esponente del PD. Inoltre, ha ricordato che questa nomina non è facoltativa, ma un obbligo di legge, rendendo il ritardo ancor più significativo alla luce delle recenti rivelazioni sulla gestione dell’Agenzia.
Minardi ha inoltre sollevato il dubbio se tale mancanza sia il risultato di un’azione intenzionale dell’ex Direttore o di un’ulteriore dimostrazione di inefficienza amministrativa. "Sarà il presidente Acquaroli a dover chiarire in Aula se la Regione Marche rischia sanzioni per questa negligenza" ha aggiunto, evidenziando la possibilità che eventuali multe possano ricadere sui fondi pubblici. "Non vorrei che oltre al danno si aggiungesse la beffa di dover destinare risorse pubbliche per coprire evidenti mancanze".
Il consigliere dem ha infine ribadito la necessità di affrontare il tema in sede legislativa e ha sollecitato il presidente del consiglio regionale, Dino Latini, a inserire rapidamente nell’ordine del giorno la proposta di legge per l’abolizione di Atim, ritenendo che gli ultimi sviluppi forniscano un ulteriore motivo per riconsiderare l’esistenza dell’Agenzia.
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