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Un anno di grande lavoro, il 2024, per il comando regionale dei Carabinieri Forestali. Il comandante Mauro Macino, insediatosi il 1 agosto scorso, ha presentato i risultati consuntivi relativi alle attività degli ultimo dodici mesi.
L’attenzione particolare della specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri, come sempre, è stata incardinata nella tutela del soggetto “bosco”, inteso quale bene, quale ecosistema, di rilevanza pubblica, che ha un ruolo fondamentale per la conservazione del suolo, per la regolazione idrologica, idrogeologica e climatica, per la protezione della fauna e della conservazione della biodiversità in generale. I boschi marchigiani hanno un’estensione di oltre 290.000 ettari, con un indice di boscosità del 31% ed una superficie media pro-capite di circa 1893 mq con circa 12,5 milioni di tonnellate di carbonio stoccate nelle piante. Essi sono di proprietà pubblica solo per il 20% circa della superficie complessiva, il resto appartiene alla proprietà privata. Il dato nazionale, invece, riporta che i boschi sono mediamente di oltre il 30% di proprietà pubblica, con punte in alcune regioni anche del 70%. Questa situazione marchigiana, quindi, richiede maggiore attenzione e particolare impegno nelle attività di vigilanza per una gestione oculata del bosco: il fatto che la proprietà privata sia ben superiore a quella pubblica, se da una parte tranquillizza per l’esposizione a furti, dall’altra parte potrebbe esporre la risorsa al pericolo di eccessivo sfruttamento. I dati sono dell’Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio INFC-2015, storicamente sviluppato dall’ex Corpo Forestale dello Stato, che quest’anno, per la prima volta, sarà aggiornato invece dai Carabinieri Forestali con l’attività di squadre composto da personale specializzato in materia forestale.
Nei vari settori di intervento, nell’anno 2024, sono stati effettuati 61.027 attività di controllo (-6% rif. 2023). Il presidio del territorio è stato espletato con una forza di circa 250 unità di donne e uomini militari, (solo qualche unità appartiene ai ruoli civili), formati e/o qualificati nelle materie specifiche, dislocati sul territorio in 54 sedi operative: 1 Comando Regione in Ancona, 4 Gruppi Carabinieri Forestale (uno per provincia con Ascoli Piceno che comprende anche la competenza di Fermo), 1 Reparto Carabinieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini in Visso, 38 Nuclei Carabinieri Forestale (in precedenza denominate Stazioni Forestali) con competenze intercomunali, 8 Nuclei Carabinieri Parco, con esclusiva competenza nell’area protetta del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e 2 Nuclei Carabinieri CITES, con sede in Ancona e Fermo.
Le attività di controllo hanno consentito di accertare 578 illeciti penali (+10% rif. 2023).e di deferire 403 persone (-4% rif. 2023) alle competenti Autorità Giudiziarie. Dal punto di vista delle sanzioni amministrative sono stati invece accertati 2.026 illeciti amministrativi che hanno comportato delle sanzioni amministrative pecuniarie per un importo complessivo di 1 milione e 220.238 euro (+4% rif. 2023). L’analisi di questo primo dato, valutando il rapporto illeciti/controlli porta a 1/25 circa (grossomodo uguale al 2023), quindi numeri in generale certamente confortanti.
L’attività operativa è stata svolta in piena linea con i compiti istituzionali che oggigiorno sono riassunti all’art. 7 del D.Lgs. 177/2016 (decreto che ha determinato l’assorbimento dell’ex Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri). Alcuni controlli sono stati effettuati di iniziativa dei vari Reparti secondo le proprie peculiarità ed esigenze territoriali e ambientali, oppure a seguito di denunce, altri invece vengono disposti a livello nazionale dal Comando Tutela Forestale e Parchi del Comando di Vertice in Roma con apposita analisi e programmazione annuale, attraverso specifiche “campagne” di controllo organizzate per periodi mensili o bimestrali nei diversi settori di interesse istituzionale: campagna “fauna sicura”, campagna “autodemolitori”, campagna “bosco sicuro”, campagna “fiume sicuro”, campagna “fitofarmaci”, campagna “pascolo sicuro”, campagna F-GAS”, campagna “antincendio boschivo”, campagna “agroalimentare” e campagna “acque di vegetazione”. Molte di queste campagne, in piena collaborazione istituzionale, sono state svolte con il supporto o fornendo il supporto ad altre linee e specialità dell’Arma, o di altri soggetti istituzionali, anche degli Enti locali, deputati per specifiche competenze in materia.
Analizzando più in dettaglio la statistica dei dati riepilogativi: il maggior numero dei controlli, pari a 26.603 (circa il 40% del totale) è stato svolto nel settore della tutela del territorio, che include la polizia fluviale, le bellezze naturali, l’urbanistica e edilizia, cave e miniere, il vincolo idrogeologico, le utilizzazioni boschive, il pascolo, la prevenzione degli incendi boschivi e il controllo degli usi civici. L’attività nel settore tutela del territorio ha portato ad accertare 65 reati e 452 illeciti amministrativi con sanzioni di importo complessivo di 247.527 euro.
Nell’ambito delle aree protette presenti nella regione Marche, sono stati effettuati 10.628 controlli con l’accertamento di 14 reati e 374 illeciti amministrativi per un ammontare di 51.837 euro. Il sistema delle aree protette nella Regione Marche è costituito principalmente dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini - dove svolge attività di vigilanza un reparto dedicato, il Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Monti Sibillini” con sede a Visso (MC) - dai Parchi Regionali e dalle Riserve Statali con una estensione complessiva di circa 90.000 ettari che rappresenta circa il 9,5% del territorio regionale.
Nel complesso, nei settori di tutela del territorio e delle aree protette, sono stati svolti 35.231 controlli (-4% rif. 2023) che hanno portato ad accertare 826 illeciti amministrativi (+9% rif. 2023) con importi sanzionati di 299.363 euro (+2% rif 2023) e 79 illeciti penali (+6% rif. 2023).
Particolare impegno è stato posto per le attività di monitoraggio del sistema idrico superficiale per valutarne le situazioni di emergenza dei corsi d’acqua, sia per la problematica delle esondazioni, sia, al contrario, per verificare il rispetto delle concessioni di prelievo affinché sia sempre assicurato quello che viene definito il Deflusso Minimo Vitale (soprattutto per la ittiofauna) della corrente idrica.
Tra le attività principali va sicuramente considerata l’azione di contrasto al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti, alle discariche abusive e all’inquinamento: è stata svolta attraverso 3.929 controlli (-14% rif. 2023) che ha consentito di accertare 223 reati (+30% rif. 2023) e 206 illeciti amministrativi (-25% rif. 2023) per un importo di 338.312 euro (-17% rif. 2023). La particolare attenzione al settore è dovuta alle implicazioni che le condotte illecite hanno sulla conservazione dell’ambiente, del patrimonio naturalistico e della salute umana. Una delle maggiori criticità ambientali, infatti, è rappresentata proprio dall’abbandono e dallo smaltimento illecito dei rifiuti. Tra gli elementi che hanno determinato un incremento del 40% dei reati accertati rispetto al precedente anno vi è sicuramente quello dei lavori edili, incentivati da bonus fiscali e dalla ricostruzione nei territori del cratere del Sisma 2016. Qui, in particolare, viene anche svolta una attenta attività di vigilanza sul corretto trasporto/smaltimento delle macerie derivanti dalle demolizioni. Nel 2024, è stato registrato un incremento negli illeciti nello smaltimento di rifiuti solidi urbani e di rifiuti provenienti dal settore zootecnico. L’analisi di questo dato, valutando il rapporto illeciti/controlli porta a 1/10 circa (grossomodo uguale al 2023); anche questi sono numeri confortanti, ma il fatto che passando da un anno all’altro non vi sia un miglioramento sistematico, nel senso che continuano ad esserci violazioni alle norme, vuol dire che ancora manca la giusta educazione o conoscenza nel settore della gestione dei rifiuti ed una consapevolezza, coscienza pubblica, della necessità urgente di ridurre l’inquinamento dell’ambiente in generale.
Un altro settore di particolare attenzione per l’attività di vigilanza è quella relativa alla tutela della flora e della fauna selvatica. E’ il secondo settore per numero di controlli effettuati, pari a 17.716 circa il 30% del totale (+4% rif. 2023); sono stati perseguiti 76 reati (~ rif. 2023) e sono state contestate 705 sanzioni amministrative per un importo pari a 322.830,53 euro (+18% rif. 2023). Particolare attenzione è stata posta alla tutela della fauna selvatica ma anche agli animali d’affezione. Sono state effettuati servizi per il contrasto ai fenomeni di illegalità in materia di caccia e pesca, così come sono state svolte attività di controllo alla raccolta dei funghi e tartufi, anche nel rispetto delle norme e regolamenti regionali e locali. Sono state elevate sanzioni amministrative e sono stati rilevati illeciti penali nell’ambito del benessere degli animali domestici e d’affezione, della prevenzione al randagismo e alla disciplina venatoria. Sono state accertate diverse violazioni amministrative alle disposizioni regionali per la salvaguardia della flora e per la circolazione fuoristrada.
Intensa è stata l’attività svolta per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi il cui fenomeno, si conferma, avviene quasi sempre per mano colposa o dolosa dell’uomo, attribuendo alle cause naturali solo l’1 o il 2% massimo dei casi. Sono stati svolti complessivamente 794 controlli (+15% rif. 2023) che hanno portato ad accertare 72 reati (+70% rif. 2023) e sono state elevate 32 sanzioni amministrative (+23% rif. 2023) per un importo totale pari a 8.340,47 euro (+60% rif. 2023). Qui va evidenziata l’utilità delle tecniche investigative adottate, il cosiddetto MEF (Metodo delle Evidenze Fisiche) quale strumento per l’individuazione del punto di innesco dove ricercare eventuali elementi utili ad accertare le responsabilità. Nonostante la passata stagione estiva sia stata particolarmente calda e siccitosa, il fenomeno può ritenersi che sia stato abbastanza contenuto. Sono stati registrati 48 incendi boschivi (+60% rif. 2023) con una superficie totale percorsa dal fuoco di ha 106,43.27, di cui 34 ettari effettivamente boscati (-6% rif. 2023) con una superfice media di circa 1,87 ettari di superficie boscata per incendio. Quindi nel 2024 vi è stato un consistente aumento di eventi ma un contestuale decremento della superficie boscata percorsa dal fuoco. Questo, prescindendo dall’andamento climatico su cui l’azione dei Carabinieri Forestali non può far nulla, sta a dimostrare la presenza di una buona organizzazione di forze impegnate nella prevenzione e nella lotta attiva, con una sempre più fattiva comunicazione e collaborazione istituzionale. Successivamente sono state svolte le dovute attività di misurazione delle aree percorse dal fuoco ai fini dell’aggiornamento del catasto comunale degli incendi, per i successivi vincoli e prescrizioni ai sensi dell’art. 10 comma 2 della L. 353/2000, la legge quadro per gli incendi boschivi. Sono state effettuate le mappatura delle aree incendiate: il loro aggiornamento e lo sviluppo statistico dei dati del fenomeno sono poi utili per le analisi finalizzate alle attività investigative.
L’attività di contrasto in materia di sicurezza agroalimentare è stata svolta anche in collaborazione con altri Reparti speciali dell’Arma (NAS e NIL) E’ stata finalizzata a verificare la regolare etichettatura, qualità e tracciabilità dei prodotti “made in Italy”, nonché contrastare fenomeni diu “caporalato” presso alcune aziende. Complessivamente sono stati effettuati 632 controlli, accertati 9 reati e contestati 39 illeciti amministrativi pari ad 135.140 euro.
Il Reparto Carabinieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in Visso, con i suoi 8 Nuclei, oltre a svolgere i propri compiti istituzionali di sorveglianza nell’area protetta, operando nel rispetto del Piano Operativo sottoscritto con l’Ente Parco, con competenza parziale anche nella regione Umbria, svolge anche le funzioni di Centro Settore Meteomont (Ce.Se.M.) dell’appennino umbro-marchigiano e monti Sibillini a cui fanno capo n. 10 Nuclei che svolgono le attività di monitoraggio in altrettanti Stazioni Meteomont Tradizionali (SMT) dislocate in posizioni significative di quell’area. Il Meteomont dell’Arma dei Carabinieri origina dal servizio istituito alla fine degli anni’70 dall’ex Corpo Forestale dello Stato per la prevenzione del pericolo valanghe e per la previsione delle condizioni del manto nevoso per l’elaborazione giornaliera del "Bollettino” in collaborazione con i preposti uffici della protezione civile regionale. Il Ce.Se.M. di Visso, nell’ultima stagione invernale, con il proprio personale qualificato come osservatori, esperti e previsori, ha effettuato 557 rilievi in campo presso le SMT e 34 rilievi itineranti sui territori e lungo i percorsi previsti. Non vi sono state situazioni di pericolo o di particolari criticità, né fenomeni valanghivi sia nella stagione passata sia in quella attuale.
Il controllo e le certificazioni per il commercio delle specie di flora e fauna minacciate di estinzione, nel rispetto della convenzione internazionale CITES (Convention on International Trade of Endangered Species), è svolto dai due Nuclei Carabinieri Cites di Fermo e di Ancona. Gli stessi Nuclei nel 2024, includendovi anche le attività di contrasto all’importazione e commercio illegale di legname ai sensi dei Regolamenti Comunitari “EUTR” e “FLEGT”, cd. “illegal logging”, hanno svolto 562 controlli(+30% rif. 2023) accertando 7 reati e 27 illeciti amministrativi per un importo contestato pari a 143.583 euro (+300% rif. 2023). Sono state effettuate 947 verifiche di certificazioni CITES (+12% rif. 2023) re-export e comunitarie e 50 controlli in materia di licenze FLEGT.
Nel corso della conferenza è stato anche presentato il nuovo calendario CITES 2025 del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, che giunto alla sua 18_sima edizione, quest’anno illustra le peculiarità naturalistiche e floro-faunistiche dell’America Latina, che oltre ad avere la più grande foresta tropicale del Pianeta, è ricchissimo di bellezze della natura, geologiche, biologiche, e di specie animali e vegetali che ne fanno un vero e proprio scrigno di biodiversità.

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