L’Aquila-Atletico Ascoli, Seccardini: “Dovremo avere coraggio”
Foto Atletico Ascoli
Condividi:

Simone Seccardini, allenatore dell’Atletico Ascoli, ha parlato all’ufficio stampa bianconero alla vigilia delle trasferta sul campo della vicecapolista L’Aquila.

Il periodo di crisi di risultati continua. Con il Notaresco si è visto il solito copione delle ultime settimane. Sei preoccupato?

Nell’ultimo periodo, a differenza dell’inizio di stagione, non abbiamo raccolto quanto avremmo dovuto secondo i dati oggettivi, quale ad esempio l’indice di pericolosità. Contro il Notaresco abbiamo pagato a caro prezzo gli unici episodi che abbiamo concesso agli avversari. Nonostante le tante occasioni create, non siamo riusciti a portare dalla nostra parte l’inerzia del match. I ragazzi continuano a lavorare duramente e sono certo che presto riusciremo ad invertire questa tendenza negativa.

Domani trasferta contro la seconda della classe. L’Aquila è stata costruita per i piani alti della classifica. Che partita ti aspetti?

Da quando è arrivato il nuovo allenatore, L’Aquila ha messo insieme una media punti davvero importante ed ha acquisito grande solidità difensiva, subendo solo 5 gol nelle ultime 12 partite. Hanno una rosa composta da giocatori importanti. Sarà una partita con un alto grado di difficoltà, ma dovremo avere coraggio per ottenere un risultato positivo.

Hai sempre parlato di salvezza anche quando eravate secondi in classifica. A che punto del processo di crescita della squadra vi trovate?

Ogni giorno mettiamo nuovi tasselli per costruire una squadra più coesa e con maggiore esperienza. Le difficoltà e i momenti negativi devono essere uno stimolo di ulteriore crescita, e siamo consapevoli che quest’ultima non è mai lineare. Siamo sulla strada giusta, ma è chiaro che ci sono ancora tante sfide da affrontare.

La partita sarà a porte chiuse. Situazione strana che potrà avere conseguenze in campo?

È un peccato entrare al Gran Sasso d’Italia senza spettatori, giocare in uno stadio con una bella cornice di pubblico è sempre stimolante. La mancanza di pubblico potrebbe influire sul ritmo della partita e sulla capacità di mantenere alta la concentrazione, soprattutto nei momenti cruciali.

Tutti gli articoli