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Appartiene a Rudy Cavazza, il giostraio romano il corpo senza vita trovato nel tardo pomeriggio di ieri, sul greto di un canale, tra la vegetazione, in un’area di Spoltore, al confine con Pescara. Il 54enne aveva fatto perdere le sue tracce il 6 dicembre scorso le sue ricerche erano in corso ormai da due mesi.
Nel pomeriggio di ieri il riconoscimento da parte dei familiari, avvenuto attraverso gli abiti e un tatuaggio. Ma resta da chiarire le cause del decesso per questo sarà indispensabile attendere l’esito dell’autopsia.
Da una prima ispezione cadaverica non sono emersi segni di violenza. L’esame autoptico verrà eseguito nei prossimi giorni, probabilmente lunedì, su incarico del magistrato di turno.
Il ritrovamento, è avvenuto venerdì pomeriggio a poche decine di metri dal campo roulotte dove alloggiano alcuni giostrai e dove due mesi fa si erano perse le tracce di Cavazza, che era arrivato in zona per salutare alcuni parenti.
E’ stato un privato infatti a segnalare la presenza del corpo nel canale, e lui a dare l’allarme. Il cadavere galleggiava a faccia in giù nel piccolo canale di Fosso Grande e dopo l’arrivo dei carabinieri della polizia che sulla sparizione di Rudi Cavazza sta lavorando dai primi giorni della sparizione, c’è stato bisogno dell’intervento dei vigili del fuoco per rimuovere e recuperare il corpo. L’uomo si era stabilito in un campo Rom a Spoltore da Roma lo scorso 5 dicembre e due giorni dopo è stata segnalata la sparizione fino al ritrovamento di ieri del corpo delle acque del torrente che potrebbe mettere la parola fine su un giallo finito anche nella trasmissione Chi L’ha visto.