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"Finché c’è stata parità numerica abbiamo fatto quello che dovevamo, abbiamo concesso poco al Rimini che, soprattutto in casa, è molto pericoloso, ha spinta sugli esterni e molta densità in area. Abbiamo concesso poco fino alla fine del primo tempo e la mia squadra si era espressa come doveva. Poi, quando capitano episodi come l’espulsione, si spostano gli equilibri".
Lo ha detto l’allenatore dell’Ascoli, Mirko Cudini (nella foto), dopo il 2-0 dello stadio Neri. Inevitabilmente, sotto la lente d’ingrandimento, il cartellino rosso sventolato in faccia a Marsura al 45’, che ha costretto i bianconeri in inferiorità numerica per l'intera ripresa.
"Il modo di giocare del Rimini nel secondo tempo ci ha fatto abbassare ancora di più e, col palleggio che ha, è stato tutto più difficile, poi il calcio di rigore ha chiuso un po’ la partita. Il rosso? Non vorrei entrare in argomento, non cerco alibi e non ne do ai calciatori, per la condotta che aveva avuto l’arbitro nell’arco di tutto il primo tempo credo sia un rosso molto generoso, ha ammonito il nostro calciatore al primo fallo commesso, quando gli avversari ne avevano fatti sei, insomma una gestione non molto corretta, conclusa col rosso che l’arbitro poteva evitare sicuramente" ha concluso Cudini.