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Slitta al 9 aprile l’’udienza relativa all’indagine "Euro Green Pass". Nel giudizio ad Ancona per i finti vaccini inoculati all’hub Paolinelli della Baraccola, altri 12 indagati chiedono riti alternativi che prevedono sconti di pena in caso di condanna. In sette hanno chiesto l’abbreviato, altri cinque il patteggiamento. Salgono quindi a 57 le richieste (nell’udienza preliminare di novembre erano state 45) su 77 indagati a vario titolo per corruzione, peculato e falso in atto pubblico.

La novità è emersa questa mattina, durante l’udienza preliminare in tribunale ad Ancona davanti al giudice Alberto Pallucchini, dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura per tutti gli accusati. La vicenda era emersa a gennaio del 2022, dopo un’indagine della Squadra mobile denominata "Euro Green Pass": gli accertamenti avevano portato a galla un sistema utilizzato da persone contrarie alla vaccinazione (in piena pandemia da Covid-19) per simulare l’inoculazione del siero e ottenere, dietro pagamento, la documentazione che serviva in quel periodo o ottenere il Green Pass per lavorare, viaggiare e andare nei locali. Il tutto con la complicità di un infermiere, Emanuele Luchetti, 52 anni, di Falconara (Ancona) che ci avrebbe guadagnato denaro. Luchetti, intercettato al telefono e ripreso anche da telecamere spia, effettuava le iniezioni per finta, spruzzando le dosi a terra o nei cestini.

L’udienza di oggi era stata fissata per iniziare la discussione del procedimento per gli indagati che non avevano scelto riti alternativi. Tra questi l’avvocato Gabriele Galeazzi, 53 anni, anconetano, e un pensionato con un passato sindacale, Edmondo Scarafoni, 75 anni, fabrianese, e che rischiano il rinvio a giudizio. Galeazzi e Scarafoni, secondo l’accusa, avrebbero procurato persone disposte a pagare per i falsi vaccini e indirizzati a Luchetti. L’udienza è stata rinviata al 9 aprile per formalizzare le nuove richieste (oggi solo in tre le hanno ufficialmente depositate, tutti patteggiamenti), relative a persone che si sarebbero vaccinate per finta, e iniziare la discussione degli abbreviati e di chi non ha scelto riti alternativi per evitare il dibattimento. Resta fissata al 29 aprile l’udienza per i patteggiamenti già presentati e dove confluiranno anche quelli relativi alle nuove richieste

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