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Oltre 624.000 chiamate sono state gestite dal Numero Unico di Emergenza (NUE) 112 in Abruzzo, di cui oltre 303.000 inoltrate agli enti di competenza e 320.000 circa non hanno avuto seguito. È questo il bilancio reso noto dal Direttore regionale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Mauro Casinghini, alla presentazione all’Aquila. Delle 303.847 chiamate processare, 126.567 hanno riguardato emergenze sanitarie, 88.897 sono state indirizzate ai Carabinieri, 54.408 alla Polizia di Stato, 33.806 ai Vigili del Fuoco e 170 alla Guardia Costiera. All’evento hanno partecipato il presidente della Regione, Marco Marsilio, il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, in qualità di coordinatore del gruppo di monitoraggio del NUE istituito presso la Prefettura dell’Aquila, oltre ai rappresentanti regionali di tutte le componenti istituzionali coinvolte: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e Servizio di Emergenza 118. In Italia, è stato inaugurato il 21 gennaio 2010 a Varese con l’attivazione della prima Centrale Unica di Risposta. Successivamente, nel 2024, il Numero Unico Europeo delle Emergenze è diventato operativo anche in Abruzzo (dal 12 marzo), in Puglia (dal 16 aprile) e in Emilia-Romagna (dal 3 dicembre).
Le Centrali Uniche di Risposta, inoltre, effettuano una rilevante azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza) pari nel 2024 a quasi il 49% del totale delle richieste. Questo consente di concentrare le risorse sugli effettivi soccorsi richiesti, liberando le centrali operative degli enti di pronto intervento da una significativa mole di lavoro.