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Per fermare l’automobile in fuga, che in retromarcia aveva tentato anche di investirlo, un carabiniere del Norm di Ancona aveva sparato. Un proiettile aveva colpito alla schiena il conducente della vettura il quale era stato operato e aveva perso un rene. L’inseguimento da film risale alla notte del 6 marzo del 2023, ad Ancona. In due adesso rischiano il processo. A quasi due anni dai fatti sono state fissate un’udienza predibattimentale per il conducente in fuga, un cittadino di Osimo, di 57 anni, e un’udienza preliminare per il carabiniere che aveva esploso i colpi con l’arma d’ordinanza. L’osimano è accusato di lesioni personali stradali gravi (per la guida pericolosa e l’eccesso di velocità) e resistenza a pubblico ufficiale. Nella fuga, al volante di una Polo Volkswagen, era finito contro l’auto di servizio di due militari, di pattuglia quella notte, causando a entrambi lesioni personali perduranti e con più di 70 giorni di prognosi. L’udienza è stata rinviata al 24 aprile, davanti al giudice Roberto Evangelisti. La difesa, rappresentata dall’avvocato Ennio Tomassoni, sta valutando se chiedere la messa alla prova per l’assistito. Il carabiniere, 48 anni, è accusato di lesioni personali gravi per eccesso di difesa e frode in processo penale e depistaggio. Avrebbe dichiarato lo sparo di meno colpi rispetto a quelli emersi dalle indagini. Accuse tutte da verificare e provare. L’udienza preliminare si terrà il 20 marzo. E’ difeso dall’avvocato Elisa Gatto. La notte dell’inseguimento la pattuglia del Norm era in via del Castellano, dove erano stati segnali furti in abitazione. Vista arrivare la Polo, i militari avevano intimato l’alt per un controllo ma l’auto era sfrecciata via. C’era stato un lungo inseguimento terminato nel quartiere di Posatora, con l’osimano che aveva speronato la gazzella dei carabinieri, forando anche una ruota. Il 57enne guidava senza assicurazione, con la patente scaduta da tre anni e una targa clonata.