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SENIGALLIA - Accesissima polemica a Senigallia dove la dirigente di un istituto scolastico di una scuola media ha posto alcune condizioni per la partecipazione alla gita di due ragazzi con disabilità.
Si tratta della settimana bianca da svolgersi nel mese di marzo, attraverso attività in montagna che sarebbero stancanti per i due studenti, non sarebbe possibile garantire la sorveglianza notturna da parte dei professori e gli educatori non sarebbero preparati per somministrare farmaci. Di questi, uno è solubile ed assunto in autonomia, mentre l’altro è uno sciroppo per il quale l’educatore avrebbe già fatto le prove di somministrazione.
Le famiglie dei due ragazzi con disabilità si sono rivolte all’avvocato Corrado Canafoglia per replicare alle obiezioni, diffidando la dirigente scolastica affinché rimuova ogni ostacolo alla partecipazione degli studenti alla gita, al fine di evitare una "grave violazione del diritto all’inclusione" ed "una discriminazione".
Una soluzione proposta potrebbe essere quella di fare accompagnare i giovani dai loro genitori, pagandosi l’intero soggiorno, ma secondo il legale, "la presenza del genitore alla gita è contraria all’azione di inclusione del minore rispetto al contesto familiare" oltre a "implicare un costo illegittimo per la famiglia ed è discriminante rispetto alle altre famiglie".


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