Condividi:
SENIGALLIA - "La scuola è impegnata, e lo sarà sempre, non solo nel rispetto del principio, ma anche della pratica della massima integrazione e inclusione possibile di tutti e di ciascuno".
Replica così la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Senigallia centro-Fagnani, Patrizia Leoni, alle accuse di discriminazione mosse dalle famiglie di due ragazzi con disabilità che sono stati al momento esclusi dalla settimana bianca che la scuola di Senigallia (Ancona) sta organizzando per il prossimo marzo.
Al centro della vicenda c’è il diniego alla partecipazione alla gita per i due alunni di una scuola secondaria di primo grado. I genitori dei due studenti si sono rivolti all’avvocato Corrado Canafoglia per far partire una diffida rivolta anche all’ufficio scolastico regionale.
Secondo le famiglie, la dirigente avrebbe sostenuto che l’esperienza "non è arricchente", ma anzi "stancante e pericolosa" per i due ragazzi con disabilità; devono inoltre assumere farmaci su cui né i professori di accompagnamento né altri si potrebbero addossare le responsabilità, mentre accetterebbe di far partecipare i genitori stessi purché paghino di tasca propria la quota. Motivazioni ritenute censurabili, secondo l’avvocato Canafoglia: "una grave violazione del diritto all’inclusione".
La dirigente scolastica ha parlato invece di una "rappresentazione non esatta della situazione", nel cui merito non intende entrare, "perché non corrisponde all’impegno e alla politica sull’inclusività dell’Istituto".
Leoni ha inoltre aggiunto che il soggiorno sulla neve riguarda un numero minoritario di alunni, mentre "la maggior parte degli studenti della Fagnani in quella settimana svolge a scuola attività alternative di natura laboratoriale, che proprio in questo periodo sono improntate alla massima inclusività".
La preside non ha commentato la notizia della diffida ma ha auspicato "la massima collaborazione delle famiglie, nell’ottica del benessere e della crescita dei ragazzi".