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Sono in procinto di iniziare i lavori di restauro su due chiese situate nella frazione di Patrignone, nel comune di Montalto delle Marche, nella provincia di Ascoli Piceno. Le strutture interessate sono la chiesa della Madonna delle Grazie, per la quale sono stati stanziati 431.440 euro, e la chiesa di Sant’Emidio, che beneficerà di un finanziamento di 178.969 euro.
Il Commissario Straordinario Guido Castelli ha sottolineato l’importanza di questi interventi, evidenziando il valore storico e culturale delle due chiese, che rappresentano punti di riferimento fondamentali per la comunità locale. "Queste opere non solo garantiranno la sicurezza e la funzionalità degli edifici, ma contribuiranno anche alla valorizzazione del patrimonio monumentale del territorio", ha dichiarato Castelli, ringraziando la Diocesi, l’Ufficio Speciale Ricostruzione, la Regione Marche e il sindaco di Montalto delle Marche, Daniel Matricardi, per la collaborazione.
Il primo cittadino Matricardi ha espresso soddisfazione per l’avvio dei lavori, sottolineando come essi rappresentino un segnale concreto dell’avanzamento della ricostruzione post-sisma. "Il recupero di queste due chiese rurali non è solo un intervento architettonico, ma anche un’azione volta alla tutela della memoria storica e spirituale della nostra comunità", ha affermato il sindaco.
La chiesa della Madonna delle Grazie, risalente al periodo medievale, era stata dichiarata inagibile dopo le scosse del terremoto dell’agosto 2016 e successivamente messa in sicurezza. I lavori in programma mirano a riparare i danni subiti e a rafforzare la struttura per aumentarne la stabilità e restituirle l’agibilità. Nota anche come "Madonna Tonda" per la sua particolare pianta ottagonale, la chiesa custodisce tre altari del XVIII secolo e un affresco del 1443-1448, attribuito al monaco farfense Fra’ Marino Angeli, raffigurante la Madonna delle Grazie in trono con i santi Sebastiano e Amico.
Per quanto riguarda la chiesa di Sant’Emidio, risalente probabilmente al XVI secolo e un tempo centro di una fiera annuale legata alla festività del santo, i lavori di restauro prevedono interventi mirati su murature danneggiate, la demolizione e ricostruzione del tetto e l’installazione di nuove capriate nello stesso punto di quelle esistenti. Situata in aperta campagna, nei pressi di un’antica strada e circondata da conifere, la chiesa presenta una facciata che conserva elementi dell’architettura rinascimentale, contribuendo al valore paesaggistico dell’area.
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