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Confronto tra medici legali in Corte d’Assise a Chieti sulle cause della morte a Spoltore di Alina Cozac, 41enne romena trovata senza vita il 22 gennaio del 2023 nella sua camera da letto. Chiamato nuovamente sul banco dei testimoni il professore Ildo Polidoro e i medici della Difesa, gli anatomopatologi Antonio Perna e Maurizio Saliva. Diverse le questioni affrontate, dall’assenza di asfissia meccanica, alle manovre di rianimazione dei sanitari del 118, ma in particolare dei cosiddetti vetrini, preparati istologici, analizzati dagli esperti della difesa, dai quali emergono precise patologie di cui era affetta Alina e che avrebbero potuto causare il malore e la morte, ciò che ha sempre sostenuto l’unico imputato, il compagno Mirko De Martinis. Una morte rapida e inattesa non riconducibile ad altre patologie secondo Polidoro; Coronarite e polmonite che avrebbero potuto scatenare l’aritmia fatale, secondo Perna e Saliva. "I medici che abbiamo incaricato - spiega l’avvocato di De Martinis Michele Vaira - non hanno perplessità, sono certi del fatto che Alina sia morta per cause naturali ed oggi davanti al giudice Campli lo hanno spiegato in maniera esaustiva." "Riconosco l’abilità del mio collega di difesa - ha invece sottolineato Valter Biscotti avvocato delle sorelle di Alina Cozac - ma francamente siamo passati da presunte manovre errate dei sanitari del 118, alle patologie pregresse di Alina, quando i risultati dell’autopsia dicono ben altro." Prossima udienza il 25 marzo per l’inizio della discussione.