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PESARO - Dopo l’esposto in Procura, il movimento Pesaro: No Gnl, insieme a EveryOne Group, ha avviato altre due iniziative per fermare il progetto dell’impianto di liquefazione del metano e della condotta del gas a Pesaro, situati in una zona ad altissimo rischio sismico e alluvionale, a meno di 130 metri da abitazioni, scuole e ospedali.
Due azioni strategiche per tutelare la sicurezza e la salute pubblica: una petizione al Parlamento Europeo, sottoposta al Comitato per le Petizioni, che chiede l’immediato intervento delle istituzioni europee per fermare il progetto, evidenziando le gravi violazioni delle normative UE sulla sicurezza industriale, la tutela ambientale e il diritto alla salute. Un appello alla Commissione Europea, indirizzato alle Direzioni Generali per l’Ambiente e per l’Energia, per richiedere un’indagine sulle autorizzazioni concesse all’impianto e un eventuale procedimento d’infrazione contro l’Italia.
Nei giorni scorsi, il gruppo Alleanza Verdi Sinistra ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin di ritirare il progetto dell’impianto di liquefazione del gas metano alla Fox Petroli di Pesaro.