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Tre giovani anconetani, tra i 24 e i 27 anni, sono finiti a processo per una maxi rissa scoppiata in piazza del Papa, ad Ancona, il 2 ottobre del 2021. Era rimasto danneggiato un locale, il caffè letterario Vagamondo, preso a sgabellate sulla vetrata dopo che la titolare, i dipendenti e un cliente si erano barricati dentro. Tutto era partito per delle sedie dei dehors occupate da un gruppo di ragazzi. Erano le 2, il locale doveva chiudere e i ragazzetti (all’epoca poco più che ventenni) avevano iniziato ad insultare prima la cameriera intervenuta per recuperare le sedie e poi la titolare del caffè. "Qui è casa nostra, noi facciamo come ci pare", avrebbero urlato. Poi è scoppiato il parapiglia. Sgabelli e sedie rotte, lancio di tavolini, calci e pugni contro un cliente e un barista intervenuti per sedare la situazione. Il finimondo fino all’arrivo della polizia. Grazie ad alcuni video girati sul posto da alcuni avventori del locale e dai filmati delle telecamere di sicurezza della piazza era stato chiuso il cerchio su almeno quattro giovani, uno però farà la messa alla prova.
Ieri, davanti al giudice Matteo Di Battista, è partito il processo per gli altri tre, difesi dagli avvocati Ennio Tomassoni e Michele Di Ruggero, accusati di lesioni aggravate e danneggiamento in concorso con altre persone rimaste ignote. Gli imputati si sono dichiarati sempre estranei ai fatti. In aula ha testimoniato la cameriera di Vagamondo che ha riferito come quei bulli erano tutta la sera che davano fastidio. "Saltavano sulle sedie, svitavano le lampadine dalle luci degli ombrelloni - ha detto la testimone -. Non volevano alzarsi dalle sedie. Sono andata dalla mia titolare ed è intervenuta lei ma le hanno detto qui è casa nostra, facciamo come ci pare, tu non sei nessuno. E’ intervenuto un nostro cliente per cercare di appianare le cose ma è scoppiato il delirio. Lo hanno colpito in testa con uno sgabello. Poi hanno preso le vetrate del bar a sgabellate, noi c’eravamo chiusi dentro. Fuori era il caos, ci saranno state una ventina di persone, una folla inferocita, più che umani erano bestie. Un ragazzo con i capelli rasta, di colore, è salito su una sedia e poi si è lanciato sulla folla come fanno nel wrestling". Prossima udienza il 17 luglio.
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