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ANCONA - Non una guerra alla tecnologia, ma la consapevolezza che servono regole per proteggere i minori. E’ questo il fondamento condiviso da tutti i protagonisti dei due eventi, promossi dal Consiglio regionale, per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sull’importanza di tutelare le nuove generazioni dagli effetti dell’uso eccessivo di strumenti digitali, in particolare degli smartphone.
Dal palco del Teatro Sperimentale di Ancona il pedagogista Daniele Novara, direttore del Centro psico pedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, associazione partner delle due iniziative, ha spiegato a genitori ed educatori i danni causati da un utilizzo precoce e senza controllo del telefono cellulare e dei social media. I danni diretti legati alla dipendenza, ma anche quelli indiretti, per il mancato allenamento alla vita reale.
“Il Consiglio regionale – ha sostenuto il Presidente Dino Latini - è in prima linea e lancia un messaggio chiaro e concreto: proteggiamo i minori con giuste regole”. Un impegno formalizzato con la firma, la prima istituzione a farlo in Italia, della petizione “Stop smartphone e social sotto i 14 e 16 anni: ogni tecnologia ha il suo giusto tempo”. “Questa firma è un’azione concreta, chiediamo al Governo italiano di fare un passo importante – sottolinea Latini - per proteggere le giovani generazioni, il nostro futuro”.
Un impatto, quello delle nuove tecnologie, che ha rivoluzionato lo stile di vita di tutti, ma che in età evolutiva si sta traducendo in danni alla crescita cognitiva ed emotiva, ha evidenziato in un videomessaggio con dati scientifici lo psicoterapeuta Alberto Pellai, anche lui primo firmatario con Novara della petizione lanciata a settembre.
“L’emergenza è lampante – denuncia Novara - non possiamo fare finta che sia normale che bambini e ragazzini si isolino, rinunciando alla vita con gli altri e al gioco fisico per stare appiccicati agli smartphone”. “Sono vittime del marketing che, senza scrupolo, fa profitto sulla loro salute – insiste il pedagogista - E ne sono vittime anche i genitori, che non hanno sostegno e sono lasciati soli in questa lotta impari.
Per questo serve una presa di posizione chiara, che attivi una giusta regolamentazione e che si schieri al fianco delle famiglie”. Prossima alle 92mila sottoscrizioni, l’appello ha raccolto anche il sostegno dell’associazione Unita (Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo) che attraverso la voce dell’attore Thomas Trabacchi ha ricordato il valore dell’arte, interpretando “Il cavaliere inesistente” di Calvino e l’Ulisse dantesco.
Serve un’alleanza educativa tra istituzioni, scuola, famiglia e professionisti, hanno condiviso l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Ancona, Marco Battino, la vice presidente dell’Ordine degli psicologi Marche, Alexandra Cucchi, l’Ufficio scolastico regionale, rappresentato da Gianni Russo, e la coordinatrice dell’ambito sociale territoriale XIII Alessandra Cantori.
La due giorni sul tema “Smartphone e protezione dei minori” è terminata nell’Aula magna della facoltà di economia a Villarey, dove oltre 250 studenti delle classi II e III di scuola media (Icc Margherita Hack e Posatora Piano Archi di Ancona, Icc Monteprandone, Ascoli piceno) hanno dialogato con Novara, dando vita ad un dibattito maieutico. Senza giudizi o voti, un confronto per esprimere idee e dissenso, partendo dal titolo “Non fatevi fregare, ogni tecnologia a suo tempo”.
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