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URBINO. “Vedremo nei prossimi giorni se le dimissioni del Sindaco di Urbino Maurizio Gambini sono sincere o solamente un gesto di teatro per tenere insieme una maggioranza di destra litigiosa e “affamata” di posti e ruoli". Insieme all’eurodeputato Pd Matteo Ricci e al consigliere comunale Federico Scaramucci, è arrivato, dalla galassia dem, anche il commento della segretaria provinciale Rosetta Fulvi. Che continua: "In ogni caso la situazione che si è verificata lascerà irrimediabilmente sfiducia e insicurezza nei cittadini verso il Sindaco Gambini. I nodi sono venuti al pettine: Urbino ha un’amministrazione incapace di rispondere alle reali necessità della comunità e troppo spesso concentrata più sulla poltrona che sul benessere della cittadinanza.
L’opposizione urbinate ha sempre denunciato con validi argomenti l’inadeguatezza della Giunta Gambini, incapace di gestire con efficacia e competenza le risorse e le sfide che una città importante e significativa come Urbino si trova ad affrontare. Le parole del Sindaco - continua Fulvi - verso alcuni dei suoi alleati sono chiare : con quel “non sono ricattabile” si evince che la priorità della Giunta sembra essere più quella di mantenere le posizioni di potere che non quella di affrontare con serietà e lungimiranza i problemi della città. Più il tempo passa e maggiormente saranno i cittadini a dover fare i conti con la mancanza di visione, l’assenza di un progetto chiaro e di azione concreta che hanno già portato ad una situazione di stallo che sta facendo arretrare la città di Urbino.
Le dimissioni di Gambini si possono classificare anche come una precoce, ma inevitabile , conclusione di un mandato amministrativo che non riesce a dare risposte ai cittadini e portare la città verso un futuro migliore.
Per il PD provinciale Urbino merita una guida capace, che metta al centro l’interesse della comunità e non quello personale: proprio quanto il centrosinistra ha proposto alla città con la candidatura a Sindaco, nelle scorse elezioni amministrative, di Federico Scaramucci.
Nell’esprimere preoccupazione per un livello di litigiosità tra Gambini e la sua maggioranza – precisa Fulvi - che non è più un fatto interno ma, oramai, di dominio pubblico a livello cittadino, provinciale e regionale si mette in guardia la comunità sul fatto che una tale insanabile instabilità può compromettere le sorti di una città già in declino.
I cittadini devono sapere che “protocollare” le dimissioni sapendo di avere poi 20 giorni per ripensarci e dire “ho scherzato” è un gioco al massacro. Forse tutti i personaggi della destra urbinate ritorneranno sui loro passi per non restare privi di posti e garanzie.
Diversamente la destra vuole le elezioni per risolvere i suoi problemi interni? In ogni caso noi saremo pronti perché Urbino merita di più – conclude Fulvi. Difenderemo Urbino continuando a proporre quello che serve: un nuovo progetto basato su competenza, trasparenza e attenzione alle reali necessità dei cittadini e soprattutto una guida giovane e autorevole come Federico Scaramucci".
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