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PESARO. Ci sarà anche Michael Alessandrini in aula il prossimo 12 marzo. Il 30enne, reo confesso dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri, sarà presente nell’udienza che vedrà l’intervento dei suoi legali Salvatore Asole e Cosimo Cirulli. Gli avvocati della difesa, ieri si sono detti d’accordo con il pm Irene Lilliu, che nella sua requisitoria ha fatto cadere le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, in quanto non compatibili con la patologia di Alessandrini, la semi infermità-mentale decretata dalla perizia dei consulenti nominati dal tribunale, E ha chiesto per l’imputato una condanna a 24 anni di reclusione per Alessandrini, con almeno tre anni di ricovero in una Rems. L’avvocato Asole sostiene, oltretutto, che anche l’aggravante della crudeltà possa rientrare all’interno della patologia di Alessandrini. Di tutt’altro avviso, il legale di parte civile Fabio Anselmo, secondo il quale Alessandrini ha sempre avuto un atteggiamento simulatorio. Nella prossima udienza, prima dell’arringa difensiva, spazio anche all’altro avvocato di parte civile Paolo Biancofiore. Fuori dal tribunale, amici e parenti di Panzieri, ucciso il 20 febbraio 2023 nella sua abitazione di via Gavelli, nel centro storico pesarese, hanno mostrato le foto del 27enne nei momenti spensierati. E scritte con la richiesta esplicita dell’ergastolo per Alessandrini. La mamma di Pierpaolo, Laura Gentilucci, dopo aver assistito alla lunga requisitoria del pm, insieme al marito e al figlio, si è lasciata andare ad uno sfogo ai nostri microfoni. 

"Sono stata condannata a una vita di dolore. E la mia condanna è già scritta. Voglio giustizia su questa terra. Oggi mi aspettavo che venisse chiesto un ergastolo. La morte di mio figlio, dai 4 a i 10 minuti, merita un ergastolo. Io e la mia famiglia l’ergastolo ce l’abbiamo per tutta la vita. Sono due anni che aspetto, mi aspettavo che venissero sostenute tutte e tre le aggravanti. Parliamo di patologie, ma questa persona è arrivata in Romania e allora la patologia deve essere valida per tutto, non solo per le cose che fanno comodo per gli sconti di pena". Continua Laura Gentilucci: "Io gli sconti di pena non ce li ho più. Il mio ergastolo è stato sentenziato la mattina nella quale ho trovato mio figlio per terra in un lago di sangue. Io quando vado a dormire tutte le sere, ho questo negli occhi. La mia patologia adesso è questa. E io cosa devo fare? Mi devo accontentare della richiesta di 24 anni. Mi aspettavo l’ergastolo dal pubblico ministero, perchè è l’avvocato dell’accusa. Mi aspettavo che chiedesse il massimo. Io pretendo e chiederò sempre l’ergastolo per Alessandrini, perchè mi ha tolto mio figlio nel modo più crudele che c’è. Nella vita esiste l’amicizia, se tu la tradisci, sei il peggiore assassino che c’è. Dopo due anni dobbiamo ancora parlare di patologie, mi viene da vomitare".


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