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Lo scorso 7 febbraio, un controllo di routine si è trasformato in un episodio di violenza all’interno del commissariato di San Benedetto. Un giovane di 25 anni, originario del Gambia, ha aggredito tre agenti di polizia, causando loro diverse ferite. In particolare, una poliziotta ha riportato la più grave delle conseguenze: il giovane, infatti, l’ha morsa con tale forza da amputarle la falange del secondo dito della mano destra.

Questa mattina, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ascoli, Barbara Caponetti, ha accolto la richiesta avanzata dai difensori del giovane, gli avvocati Emiliano Carnevali e Laura Tesei, per un incidente probatorio volto a valutare la capacità di intendere e di volere del loro assistito. A tal fine, il giudice ha nominato lo psichiatra Paolo Pomero di L’Aquila, che ha subito avviato le operazioni peritali sul giovane, a cui sono contestati i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi. L’udienza per l’esame dei risultati della perizia è stata fissata per il prossimo 22 maggio.

L’episodio ha avuto origine intorno alle 23 del 7 febbraio, quando un controllore ferroviario, durante un’ispezione su un treno regionale partito da Ancona, ha sorpreso il giovane privo di biglietto e documenti. Una volta giunto alla stazione di San Benedetto, il 25enne è stato affidato a una pattuglia della polizia, che lo ha condotto in commissariato per l’identificazione. Tuttavia, durante il controllo, l’uomo ha dato in escandescenze, scatenando una violenta reazione nei confronti degli agenti. Nonostante l’uso del taser per tentare di calmarlo, l’intervento si è concluso con il ferimento degli operatori di polizia.

Trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto per le cure necessarie, gli agenti hanno riportato diverse ferite. La più grave, la poliziotta che ha subito l’amputazione parziale di un dito a causa del morso inferto dall’uomo. L’episodio ha suscitato forte indignazione tra le forze dell’ordine e la comunità locale, mentre si attendono ora gli esiti della perizia per stabilire la piena imputabilità del giovane.

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