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Arrestati, dagli agenti della Questura di Fermo: un sessantenne di Porto Sant’Elpidio e un quarantenne marocchino. Un agente libero dal servizio, mentre stava facendo jogging verso le 16 a Porto Sant’Elpidio, ha notato un pregiudicato, conosciuto per spaccio di stupefacenti, parcheggiare un’auto vicino ad un distributore di benzina. poi si è scoperto che si trattava di una consegna di una partita di oltre 360 grammi di eroina e due persone, un 60enne di Porto Sant'Elpidio e un 40enne di origine marocchine, sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile avvertiti dal loro collega.

Insospettito il poliziotto ha allertato i colleghi della Squadra Mobile per informarsi sulle restrizioni a cui fosse sottoposto il pregiudicato e se avesse conseguito la patente di guida. Intanto giungeva un’altra vettura che parcheggiava affiancata a quella del malvivente.

L’agente, ancora al telefono con i colleghi, ha comunicato le targhe di entrambe le vetture, rimanendo sul posto in osservazione, in attesa dell’arrivo di una volante. Il sessantenne è sceso dalla macchina ed ha preso dal cofano una busta verde scuro, guardandosi attorno per poi risalire in auto.

Dopo poco, attraverso il finestrino, è avvenuta la consegna della busta all’occupante dell’altro mezzo, il quarantenne marocchino, che, ricevuto il pacco è subito ripartito in direzione nord mentre il pregiudicato italiano è rimasto lì all’Interno dell’auto. L’agente, che aveva visto tutto, ha ricontattato la Mobile dicendo che il nordafricano era partito verso nord così i poliziotti, a sirene spiegate, si sono messi sulle tracce della Fiat Stilo segnalata, fino ad incrociarla.

Il marocchino, sentitosi braccato, ha abbandonato l’auto e si è dato alla figlia a piedi, portando con sé la busta verde della quale ha tentato di disfarsi, abbandonandola in un giardino privato, insieme ad alcune banconote di piccolo taglio. Catturato dagli agenti non senza fatica mentre tirava calci e pugni, il marocchino è stato fatto salire sulla volante e il sacchetto e le banconote sono state recuperate.

Nel frattempo l’agente che era rimasto al distributore, vedeva il sessantenne avviare il motore così è intervenuto, bloccandolo, in attesa dei colleghi. All’arrivo delle divise, il pregiudicato italiano ha detto di aver solo fatto una consegna per conto di un marocchino che lo ha pagato per questo 300 euro. Entrambi sono stati condotti in Questura e sottoposti ai controlli fotodattiloscopici e la sostanza sequestrata e’stata analizzata dalla Scientifica che ha stabilito che si trattava di eroina.

La sostanza stupefacente complessivamente rinvenuta, insieme a dei bilancini di precisione, ad un coltello, un cucchiaio, i soldi e le buste di confezionamento sono stati sottoposti sotto sequestro mentre, per i due uomini, è scattato l’arresto e il pm di turno ha disposto i domiciliari per entrambi, in attesa del giudizio di convalida.

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