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Sorveglianza e controllo da parte dei carabinieri di persone sottoposte ad ordini restrittivi, tre violazioni e altrettante denunce. Nei giorni scorsi, al termine di un’accurata attività
d’indagine effettuata dai militari del Comando Stazione Carabinieri di Montegranaro, congiuntamente
ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, è stata denunciata alla competente
Autorità Giudiziaria una donna italiana 48enne con precedenti penali, residente a Porto Sant’Elpidio
ma di fatto domiciliata a Montegranaro. L’attività d’indagine svolta dai militari ha permesso di
accertare che la stessa, sottoposta alla misura alternativa della detenzione domiciliare disposta
dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata, con autorizzazione a svolgere attività lavorativa presso un
noto ristorante di Porto San Giorgio, di fatto aveva sfruttato tale beneficio senza mai recarsi sul luogo
di lavoro citato.
Analoga attività d’indagine è stata svolta dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia
di Fermo, i quali hanno denunciato un 49enne di origini campane residente a Fermo, anch’esso
sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare con permesso di assentarsi
esclusivamente per svolgere attività di volontariato presso una locale associazione, così come
disposto dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata. L’uomo è stato però controllato dai Carabinieri ed
è risultato assente, contestualmente sia in casa che presso la sede dell’associazione di volontariato.
A Sant’Elpidio a Mare infine, sempre i militari della Sezione Radiomobile di Fermo hanno
denunciato per evasione un 39enne tunisino. L’uomo, sottoposto alla misura della detenzione
domiciliare per il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale sulla identità personale, commessa
nel 2017, non è risultato presente in casa all’esito del controllo.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri proseguirà nell’attività di sorveglianza e controllo dei soggetti
sottoposti ad ordini restrittivi, al fine di contrastare ogni forma di violazione e assicurare la corretta
espiazione delle misure irrogate dall’Autorità giudiziaria.

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