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"Per la prima volta, l’Italia è riuscita a evitare il taglio delle giornate di pesca, dando respiro ai nostri pescatori": A dirlo è stato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, sottolineando il risultato ottenuto nella sua prima trattativa in sede Agrifish a dicembre. Parole pronunciate stamani a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), nel corso della visita al Museo del mare e della pesca, assieme al Commissario europeo per la Pesca, Costas Kadis, al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e alla sottosegretaria alle finanze, Lucia Albano.
"Questo traguardo è stato riconosciuto da tutto il mondo associativo ed è un segnale di svolta dopo anni difficili, in cui i nostri porti si sono progressivamente svuotati - ha aggiunto il ministro - Vogliamo un settore della pesca vivo e competitivo, con regole che tutelino i lavoratori e le comunità costiere". Lollobrigida ha evidenziato anche la presenza del commissario europeo: "È un segnale di cambiamento, c’è una nuova Commissione, ma soprattutto c’è un’Italia che difende le proprie attività. - ha detto - Lo abbiamo dimostrato con la pesca, ottenendo per la prima volta il blocco del taglio delle giornate di lavoro". "Vogliamo porti vivi, agricoltori che possano competere a livello globale con regole eque, senza concorrenza sleale. - ha aggiunto ancora il ministro - L’Italia sta riuscendo in questo obiettivo, ribaltando la visione dell’Europa degli ultimi anni e riportandola a quella dei Trattati di Roma, che fondarono la Comunità economica europea con lo scopo di garantire pace e prosperità". "Se qualcuno si allontana da questi principi, bisogna correggere la rotta", ha detto Lollobrigida.
Un ruolo chiave, secondo il ministro, è stato anche l’impegno della Regione, con il presidente Acquaroli "che ha promosso misure per il rilancio del comparto e la gestione efficace dei nuovi fondi destinati alle comunità locali".
"Quella di oggi è una giornata particolarmente significativa perché abbiamo il ministro dell’Agricoltura e della Pesca, ma soprattutto perché abbiamo il Commissario europeo per la pesca qui nelle Marche per un confronto strategico": è quanto ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a San Bendetto del Tronto, sottolineando l’importanza del dialogo tra istituzioni europee e territori.
"Come ha detto il Commissario, è fondamentale che l’Europa si avvicini anche alle realtà più periferiche, che però giocano un ruolo strategico nella crescita del nostro Pil e nello sviluppo di un’economia del mare sostenibile e competitiva - ha aggiunto il governatore. "La presenza del Commissario europeo oggi a San Benedetto del Tronto e nelle Marche è un segnale importante per una regione che ha una forte tradizione nel settore della pesca e che vuole continuare a sostenere un comparto strategico per migliaia di imprese e lavoratori, nonché per la valorizzazione del prodotto ittico dell’Adriatico, riconosciuto per la sua qualità".
Sul tema dell’Agenda 2030 dell’Ue e della protezione del 30% dei mari, il presidente ha sottolineato l’attenzione delle istituzioni per la fossa di Pomo a San Benedetto che una sua un’eventuale chiusura totale avrebbe conseguenze pesanti per la marineria locale. "La visita di oggi dimostra che c’è volontà di ascoltare e di trovare soluzioni equilibrate - ha spiegato Acquaroli - Confidiamo che il governo nazionale e quello europeo possano prendere le scelte migliori per garantire sia la tutela ambientale sia la sostenibilità economica del settore".