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CHIETI - Un operaio 48enne di Lanciano è morto dopo stato investito da un tubo espulso violentemente dalla pressa su cui stava lavorando all’interno della ditta Proma spa, azienda del settore metalmeccanico della Val di Sangro.
Il dipendente sarebbe stato colpito dall’oggetto metallico durante il turno di lavoro, poco dopo le 11 di questo lunedì. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Atessa e il 118, ma non c’è stato nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione, il 48enne è stato ferito all'altezza dell'addome: era apparso in gravissime condizioni ed è morto poco dopo, nonostante l'intervento dell'elisoccorso da Pescara.
Sul luogo della tragedia è intervenuto anche il medico del lavoro della Asl. Dopo l’incidente, il macchinario è stato posto sotto sequestro dalla magistratura. La procura della Repubblica di Lanciano, ha disposto anche l’autopsia; la salma è stata nella camera mortuaria dell’ospedale civile di Chieti.
Dopo aver appreso la notizia Fiom Cgil e Fim Cisl hanno proclamato uno sciopero all’interno dell’azienda per la giornata di domani martedì. «Quello accaduto oggi durante lo svolgimento dell’attività lavorativa è l’ennesimo incidente mortale che capita nel nostro Paese e nella nostra Regione – scrivono le segreterie di Chieti – Angoscia, sgomento e rabbia sono i sentimenti che viviamo in questi giorni che ci spingono ad alzare, ancora di più, il livello di impegno contro questa vergogna». «Le condizioni di lavoro in molte aziende sono troppe volte trascurate, con scarsa considerazione per l’importanza della prevenzione – aggiungono i sindacati – Le iniziative di sensibilizzazione riguardo alla sicurezza sul lavoro vengono spesso considerate costi invece che investimenti nelle persone e nel loro futuro».