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È stato il padre a chiamare i carabinieri per fare arrestare suo figlio, poche ore dopo che quest’ultimo aveva rapinato un’area di servizio a Tolentino. La telefonata del genitore è stata fondamentale per chiudere il cerchio attorno al colpo messo a segno dal giovane di San Severino.
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, il ventenne si sarebbe presentato alla cassa del bar dell’autogrill San Martino, poco prima dell’uscita di Tolentino Ovest lungo la superstrada Val di Chienti, armato di una pistola. Minacciando la barista, si sarebbe fatto consegnare il denaro contenuto nella cassa e alcuni gratta e vinci, per poi dileguarsi a piedi, facendo perdere le proprie tracce.
Immediatamente è scattato l’allarme, con i carabinieri di Tolentino e la polizia stradale che si sono messi sulle tracce del giovane rapinatore. La svolta cruciale si è verificata quando il padre del ragazzo ha contattato le forze dell’ordine, segnalando di aver notato dei soldi e dei gratta e vinci cadere dalle tasche del figlio.
Il genitore ha detto di aver notato un atteggiamento strano ed evasivo da parte del giovane. E quando questi è uscito dicendo di recarsi a Civitanova, il padre ha chiamato i militari dell’Arma raccontando i suoi timori.
Grazie a questa preziosa informazione, i carabinieri sono riusciti a intercettare il giovane a Tolentino. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso dei soldi ritenuti i proventi della rapina, la cui somma resta ancora da quantificare, e alcuni gratta e vinci. Nonostante la pistola utilizzata nella rapina non sia stata ancora rinvenuta, le prime informazioni indicano che potrebbe trattarsi di un’arma giocattolo. Per il giovane sono scattate le manette ai polsi ed ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria

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