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ANCONA - Oltre 40mila dipendenti pubblici nelle Marche, il 37% over 55 e con uno stipendio medio annuo di oltre36mila euro. Stipendi, quelli dei lavoratori delle Marche, inferiori rispetto ai colIeghi delle altre regioni con un divario che si è acuito con gli anni, soprattutto quelli del Servizio sanitario nazionale.
E’ il quadro che emerge sulla base dei dati Inps, elaborati dall’Ires Cgil Marche, presentato all’assemblea generale della Fp Cgil Marche, in programma ad Ancona, presente tra gli altri la segretaria nazionale, Serena Sorrentino. “Emerge chiaramente la necessità di un piano straordinario di assunzioni – sottolinea Matteo Pintucci, segretario generale Fp Cgil Marche – per far fronte alla riduzione di personale che si determinerà a breve con i pensionamenti. Altrettanto importante è avere risorse adeguate per un congruo rinnovo dei contratti in grado di recuperare il potere di acquisto perso nel triennio 2022-23-24”.
I DATI - I lavoratori dipendenti pubblici nelle Marche (e cioè i settori considerati in questa indagine, quelli delle Amministrazioni Locali, Centrali/Magistratura/Autorità Indipendenti e Servizio Sanitario) ammontano nel 2023 a 40.019 unità. A livello generale, segnano una diminuzione dello 0,8% rispetto al 2022 e un lieve aumento (+0,5%) rispetto al 2019. Rispetto al 2022, la flessione risulta più accentuata di quella avvenuta nell’intero Paese (-0,5%).
Rispetto all’anno precedente, tra i comparti spicca il calo nel Servizio Sanitario (-1,5%), in particolare nella fascia di età fino a 34 anni (-4,1%), mentre i lavoratori con 55 anni e oltre aumentano del 2,1%. A livello Italia, invece, nel comparto Sanità i più giovani osservano un aumento dell’1,2%.
Anche le Amministrazioni Locali vedono una leggera diminuzione (-0,4%) mentre le Amministrazioni Centrali, Magistratura e Autorità Indipendenti registrano un incremento del 2,4%.
Generalmente, tra le classi di età, vi è una maggiore incidenza dei lavoratori con 55 anni e oltre (37,1% del totale), che si alza al 49,3% nelle Amministrazioni Centrali, Magistratura e Autorità Indipendenti. Gli under 35 pesano per il 12,3% del totale, percentuale che arriva al suo massimo nel Servizio Sanitario (14,2%).
La retribuzione media lorda annua dei tre comparti in esame è di 36.561 euro, valore inferiore del 4,5% rispetto a quello medio italiano (38.292 euro lordi annui). Inoltre, si osserva che questa differenza si è acuita dal 2019, quando il divario retributivo registrava -3,1%.
L’aumento della retribuzione rispetto all’anno precedente è dello 0,7%. Sebbene si parli di salario nominale (non tiene conto dell’inflazione), il suo incremento risulta meno accentuato rispetto all’incremento generale dell’indice dei prezzi al consumo (Nic) che dal 2022 al 2023 nelle Marche ha visto un incremento del 5,4%.
Tra i comparti è opportuno evidenziare che il Servizio Sanitario è l’unico che ha osservato una, seppur lieve, diminuzione delle retribuzioni rispetto al 2022 (-0,1%). Un comparto dove si evidenzia anche un considerevole divario retributivo con il salario medio italiano (-4,1%).