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FALCONARA MARITTIMA – Momenti di paura nella serata di ieri all’interno della raffineria Api di Falconara, dove si è sviluppato un incendio su un impianto ad alta pressione, probabilmente a causa del cedimento di una valvola o di un tubo.

Il rogo ha generato fiamme altissime e una densa colonna di fumo, visibili da chilometri di distanza. Diversi residenti hanno riferito di aver udito un forte boato, simile a una deflagrazione, poco prima dell’avvio dell’incendio.

Sul posto sono intervenute tempestivamente numerose squadre dei Vigili del Fuoco, arrivate da Ancona, Jesi e Senigallia, riuscendo a domare le fiamme dopo un’intensa azione di contenimento.

Secondo le prime ricostruzioni, l’impianto coinvolto era stato riattivato da pochi giorni a seguito di un fermo tecnico per manutenzione.

In raffineria si sono recati anche due assessori del Comune di Falconara per seguire da vicino l’evoluzione della situazione e rassicurare la cittadinanza. I pompieri sono rimasti a lungo sul posto per le operazioni di messa in sicurezza e monitoraggio.

Non risultano feriti. In corso accertamenti per ricostruire con esattezza l’origine del rogo.


AGGIORNAMENTO: Si è concluso soltanto alle 3:30 della notte l’intervento dei vigili del fuoco impegnati a spegnere l’incendio scoppiato ieri sera all’interno della raffineria Api. Il rogo è stato innescato dalla rottura di un tubo dell’impianto di lavorazione del gasolio, provocando fiamme altissime e una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza.


Il tempestivo intervento dei pompieri, insieme alle squadre di emergenza interne dello stabilimento, ha permesso di circoscrivere l’incendio ed evitare il peggio. Fortunatamente, non si registrano feriti.

Durante le prime fasi dell’emergenza, è stata chiusa la strada adiacente all’impianto e sospesa temporaneamente la circolazione ferroviaria, poi ripristinata in serata.

Oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono arrivati anche i Carabinieri, la Polizia Locale, alcuni assessori comunali e i medici del servizio notturno dell’ospedale di Torrette, pronti a intervenire in caso di necessità.

A coordinare le operazioni di soccorso è stato il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Pierpaolo Patrizietti.

In totale, sono state impegnate 25 unità dei comandi di Ancona, Jesi e Senigallia, supportate da squadre arrivate da Macerata e Fermo. Dopo ore di lavoro intenso e controlli tecnici congiunti, la situazione è stata completamente messa in sicurezza.

L’episodio ha destato forte preoccupazione nella popolazione, ma grazie all’efficienza dei soccorsi non si sono verificati danni a persone o all’ambiente. Le cause della rottura del tubo sono ora al vaglio dei tecnici dello stabilimento.
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