Nonostante la pandemia e le ristrettezze imposte ai tradizionali botti di fine anno spesso non ci si rinuncia. Alcune amministrazioni, con un’ordinanza, li hanno vietati sia per tutelare la sicurezza dei cittadini, ma anche degli animali.

Il responsabile della relazione uomo-animale e benessere animale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, Paolo della Villa, spiega le ripercussioni dei botti e dà delle indicazioni su come tenere gli animali al sicuro: “gli animali con i quali conviviamo possono avere dei problemi anche piuttosto seri rispetto alla loro particolare sensibilità a stimoli improvvisi, quali rumori o i classici botti di Capodanno. Naturalmente loro sono i soggetti più sensibili e non solo ai rumori, ma anche a odori ed a stimolazioni visive come luci improvvise. Possono, quindi, manifestare dei sintomi, delle forme di paura e anche di ansia piuttosto importanti che possono produrre naturalmente degli effetti non solo negativi sulla loro salute e sul loro benessere, ma anche per certi aspetti un impatto sulla sicurezza pubblica perché questi animali possono scappare. Certamente l’approccio preventivo è importantissimo: possiamo evitare il più possibile che ci sia una vicinanza fra questi animali e le fonti di rumore, cercare di stare più possibile vicino a loro in queste circostanze e rassicurarli. Naturalmente evitare che possano in qualche maniera scappare, quindi tenerli il più possibile custoditi e in alcuni casi, laddove è possibile, anche preparargli dei piccoli ricoveri insonorizzati dove possono trovare maggiore conforto. Una raccomandazione molto importante è anche di evitare il fai da te e affidarsi sempre al medico veterinario di fiducia per farsi dare il miglior consiglio, perché non possiamo applicare gli stessi principi ad ogni animale”.

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