Pesaro – Si rifugia dai carabinieri e denuncia anni di botte, abusi, vessazioni. Arrestato il marito

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Era quasi mezzanotte sabato scorso, quando all’ingresso del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pesaro Urbino, ha cercato rifugio, in evidente stato di profonda prostrazione psico-fisica, una donna originaria del Sud-Est Asiatico che, ancora molto provata ha riferito al Militare di Servizio alla Caserma di essere stata percossa dal marito, percosse di cui porta ancora evidenti i segni nel fisico e non solo. E’ così scattato il protocollo operativo previsti per i casi del “Codice Rosso” per le vittime di violenza “di genere” appartenenti alle categorie più sensibili e a minorata difesa, con i Carabinieri del Nucleo Investigativo che hanno raccolto la denuncia della donna, accompagnata da una congiunta. In un contesto oggettivamente ed emotivamente particolarmente delicato, gli Investigatori del Nucleo Provinciale hanno ricostruito, in quella notte e nei giorni immediatamente a seguire, e refertato agli atti destinati, con tutta l’urgenza dovuta in questi casi, all’Autorità Giudiziaria Pesarese, anni di botte, vessazioni fisiche e psicologiche, umiliazioni e limitazioni di ogni sorta, fino al punto di impedire alla donna di muoversi liberamente e persino di vedere i suoi figli e un nipotino nato da poco, e culminati da ultimo dopo l’ennesimo episodio di percosse, sferrate con un bastone di legno e sotto i fumi dell’alcol, oramai diventata consuetudine quotidiana del marito, persino nella sottrazione violenta dello smartphone della donna per impedire di chiamare i soccorsi. All’esito della precisa ricostruzione degli allarmanti e reiterati fatti di “maltrattamenti domestici”, la Procura della Repubblica ha richiesto nell’immediatezza al G.I.P. presso il Tribunale di Pesaro idonea misura cautelare, soprattutto per salvaguardare la donna che era stata oltretutto pesantemente minacciata dal marito e che, anche per tale motivo, era stata collocata in un opportuno domicilio protetto dai Carabinieri che l’avevano ascoltata in quella, per lei, drammatica nottata, e supportata nella sua difficile decisione di denunciare il marito e padre dei suoi figli. La misura cautelare, della Custodia in Carcere, è stata concessa dall’Autorità Giudiziaria pesarese ieri ed immediatamente eseguita dagli stessi Militari del Nucleo Investigativo che, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, hanno rintracciato ed arrestato il marito, condotto presso la Casa Circondariale di “Villa Fastiggi”.