San Benedetto – Paziente positiva a Neurologia contagia compagna di stanza che era stata trasferita a Villa Anna

In sensibile calo nelle ultime 24ore i ricoveri per Covid-19 nelle Marche, ora sotto quota 600. Sono per l’esattezza 599 (-13). Con una sola persona in più in terapia intensiva 79 (+1); cala invece quello dei pazienti in Semintensiva 151, (-3) e dei reparti non intensivi 369 (-11). Nell’ultima giornata sono state dimesse 29 persone, mentre gli assistiti nei pronto soccorso 38 (+9). Ma la situazione negli ospedali continua ad essere delicata.

A San Benedetto, la positività riscontrata su una paziente di Neurologia ha creato una sorta di catena di contagio, che ha coinvolto anche la Clinica Villa Anna. In una nota della casa di cura privata sambenedettese si apprende che lo scorso 9 febbraio è arrivata dalla neurologia dell’Ospedale, una paziente con molecolare negativo, poi ricoverata nel reparto di medicina della Casa di Cura di via Toscana. L’11 febbraio è stato effettuato un altro antigenico di controllo, ancora negativo. Ma nello stesso giorno è arrivata la segnalazione dalla neurologia del Madonna del Soccorso della positività della compagna di stanza della paziente arrivata nella clinica il 9 febbraio. Alla luce di ciò, la donna è stata isolata in area depressurizzata, e ripetuto il test antigenico, sabato scorso la paziente risultava positiva.

A questo punto purtroppo, il contagio era avvenuto anche sulle compagne di stanza, a quanto pare altre due, che sono state trasferite nei reparti covid degli Ospedali di Ascoli e San Benedetto.

I test effettuati ad oggi su tutti gli altri pazienti e sul personale di Villa Anna, già vaccinato nel mese scorso, sono risultati negativi. Per ragioni precauzionali sono stati sospesi di concerto con l’Asur gli invii di ulteriori pazienti, e proceduto ad una riduzione delle attività chirurgiche per lasciare libero un intero piano della struttura, con camere depressurizzate, per isolare eventuali altri casi. Restano regolarmente operativi i servizi ambulatoriali, e si conta di riprendere a pieno regime tutte le attività da lunedì 1 marzo. L’Area Vasta dunque non parla di focolaio, ma di alcuni casi subito messi in isolamento.