Mille cactus estirpati illegalmente tornano in Cile

Mille cactus estirpati illegalmente tornano in Cile

Mille cactus del genere Copiapoa, sequestrati lo scorso anno dai Carabinieri Forestali di Ancona, estirpati dal 2015 al 2019 nei deserti cileni da due trafficanti di piante protette, residenti nelle province di Ancona e Rimini. Ai due è stato notificato nei giorni scorso l’avviso di chiusura delle indagini per detenzione e traffico internazionale di specie protette.
Nell’operazione ‘Atacama’ è stata smantellata una rete composta da almeno 19 trafficanti e collezionisti stranieri e italiani, con un traffico diretto principalmente verso l’Asia. Le piante recuperate sono state affidate in un primo momento all’Orto Botanico dell’Università di Milano. Ma poi si è deciso il rimpatrio con reintroduzione nel loro ambiente naturale perché, nonostante le cure, nei nostri climi rischiavano di morire o di perdere le loro peculiarità.
La partenza è avvenuta il 12 aprile e dopo un volo di tre giorni con scalo in Francia, le piante hanno raggiunto l’aeroporto di Santiago de Chile e sono state consegnate al personale del CONAF per la reintroduzione in natura. Il traffico illegale di cactus, stando ai dati diffusi da Traffic del Wwf ha interessato oltre 100mila piante negli ultimi 4 anni per un valore stimato di 3 milioni di dollari.