Carabinieri Nas: controlli nelle Rsa, denunciati tre legali e il direttore sanitario

Carabinieri Nas: controlli nelle Rsa, denunciati tre legali e il direttore sanitario

Controlli a tappeto, da parte dei Carabinieri del Nas di Pescara, Genova, Torino e Catania nelle strutture per anziani. Sono state rilevate situazioni di abbandono degli ospiti, non accuditi in relazione alle patologie sofferte e alle loro esigenze fisiologiche e motorie, in alcuni casi sfociati addirittura nella mancata somministrazione dei farmaci essenziali per garantire le terapie necessarie per i malati e per gli ultraottantenni. Ulteriori situazioni di minore assistenza sono state rilevate per sovraffollamento di anziani rispetto ai posti previsti, mancanza di trattamenti riabilitativi e di personale privo di abilitazioni professionali nonché detenzione di farmaci non idonei o scaduti, per i quali si è proceduto al sequestro di 72 confezioni. A causa dello stato di abusivismo o di gravi criticità sono state oggetto di sospensione o chiusura 6 strutture ricettive, per un valore economico stimato di oltre 4 milioni di euro. Gli interventi di cessazione delle attività irregolari hanno determinato il conseguente ricollocamento degli anziani ospiti presso le abitazioni dei propri familiari o il trasferimento in altre strutture idonee. Tra gli episodi più rilevanti, la somministrazione del vaccino a quattro anziani di una RSA di Monteodorisio (Chieti), a seguito dell’intervento dei militari del Nas di Pescara.
Al termine di una ispezione condotta in tre distinte strutture ricettive per anziani delle province di Pescara e dell’Aquila, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria i legali e il direttore sanitario, responsabili del reato di abbandono di persone incapaci ad attendere a loro stessi, non fornendo agli anziani ospiti il setting assistenziale del quale avevano bisogno.
Segnalati all’Autorità Sanitaria e Amministrativa tre legali responsabili di altrettante strutture assistenziali per anziani, ubicate rispettivamente nei comuni di Casalbordino (Chieti), Monteodorisio (Chieti) e Città Santangelo (Pescara) poiché responsabili di aver condotto le strutture sanitarie interessate da carenze igienico-strutturali e organizzative, con evidenti infiltrazioni di acqua piovana dal soffitto, distacco dell’intonaco dei servizi igienici e delle camere.