Pescara: si spaccia per commercialista e raggira un imprenditore in difficoltà, sequestrato un immobile

Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Pescara nei confronti di una 47enne di origine pugliese, da tempo a Pescara.
La donna, già conosciuta per altre vicende giudiziarie, è indagata per truffa (aggravata dall’aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità) nei confronti di un imprenditore pescarese.
D.L.R., spacciandosi per commercialista, agli inizi del 2020 ha convinto la vittima, in difficoltà economica e gravata da debiti per consistenti importi con una società di leasing e con un istituto di credito, ad affidarle l’incarico di provare a rinegoziare le somme dovute ai creditori.
Dopo qualche mese l’imprenditore ha ricevuto una comunicazione dalla società di leasing che lo informava che il suo debito, in virtù della negoziazione della professionista, si era sensibilmente ridotto.
D.L.R. ha proposto all’uomo di cederle la proprietà della palazzina di quattro piani con giardino, ubicata a Pescara in zona colli, in cui risiedeva. In cambio la donna, oltre a pagare una somma in denaro, si sarebbe accollata la residuale parte di debito che l’imprenditore aveva con la società di leasing.
Nel maggio 2020, stipulato il contratto preliminare, la donna e i suoi figli si sono trasferiti nella palazzina. Nel dicembre dello scorso anno l’imprenditore ha capito di essere stato truffato. La sua società aveva infatti ricevuto gli atti giudiziari della procedura esecutiva avviata dalla società di leasing. Il debito della vittima era rimasto invariato e la documentazione che lo faceva apparire parzialmente estinto era falsa, così come falsa era la copia del bonifico fatto alla società creditrice a saldo del debito, che in precedenza D.L.R. gli aveva mostrato a conferma della efficacia della sua opera professionale.
L’imprenditore si è rivolto alla Procura della Repubblica che ha delegato la Squadra Mobile alle indagini, poi confluite in un’informativa di reato in cui è stata riscontrata l’inesistenza del titolo di dottore commercialista vantato dalla donna. Sulla base degli accertamenti svolti dalla Polizia, il Sostituto Procuratore Andrea Di Giovanni, ravvisando nelle condotte di D.L.R. il reato di truffa, ha chiesto e ottenuto dal G.I.P. Antonella Di Carlo un provvedimento di sequestro preventivo dell’immobile occupato dall’indagata, ritenendolo provento di reato.
Il decreto di sequestro è stato eseguito nella giornata di ieri dalla Squadra Mobile.
D.L.R. è stata costretta a lasciare l’abitazione affidata in custodia all’imprenditore, legittimo proprietario, in attesa della sua definitiva restituzione.