Emergenza idrica, scatta nel Piceno il codice rosso

Il livello di allarme sull’emergenza idrica entra nel terzo stadio, ovvero quello di estrema criticità. Se la crisi dovesse perdurare la Ciip comunica che si dovrà provvedere alla chiusura di alcuni serbatoi in ore notturne nelle zone non servite da impianti di soccorso: «Data la precaria situazione dell’approvvigionamento – scrive la Ciip – è necessario ed urgente sensibilizzare l’utenza al contenimento dei consumi, raccomandando a tutta la cittadinanza di utilizzare l’acqua con oculatezza e per le sole esigenze igienico-potabili, specificando che utilizzi non consentiti, quali innaffiare orti e giardini, cortili, lavare automezzi, pulire strade, marciapiedi, con l’acqua potabile, sono proibiti. Ai trasgressori potranno essere comminate le sanzioni normativamente previste. Tutto ciò premesso, per garantire una equa distribuzione della risorsa idrica disponibile, la Ciip chiede alla cittadinanza, agli Uffici pubblici, all’utenza commerciale, produttiva e sanitaria, a porre particolare attenzione alla manutenzione degli impianti ad autoclave ed eventualmente di installare impianti ex-novo ed essere pronti alla loro attivazione». La Ciip preavvisa che «nel caso il monitoraggio settimanale sullo stato delle risorse idriche e dell’andamento climatico ne dimostrasse la necessità, in relazione alla differenza tra disponibilità della risorsa idrica e dei consumi, si potrebbe attivare il razionamento della risorsa idrica distribuita dall’acquedotto pubblico, nelle zone territoriali specifiche non servite dagli impianti di soccorso, tramite la chiusura di una serie di serbatoi in ore notturne, in relazione alla gravità della crisi idrica stessa e dei consumi di utenza».