“Niente Green Pass per entrare in Consiglio Regionale”. L’ira di Anna Casini: “Decisione cinica della destra”

ANCONA – Il tema del “green pass” piomba nella politica regionale marchigiana. Anna Casini, vicecapogruppo del Pd all’Assemblea Regionale, parla di “atto di cinismo inaudito” compiuto dalla maggioranza di centrodestra la quale, secondo l’esponente ascolana, “per accontentare Salvini e Meloni non esita a mettere a rischio la salute di consiglieri e dipendenti”.

La decisione, si legge nella nota stampa, “è stata presa questo pomeriggio, giovedì 9 settembre, durante la riunione dei capigruppo”.

“Su nostra proposta l’obbligo del green pass per i consiglieri regionali e i dipendenti era stato deciso dalla Conferenza dei capigruppo ad agosto, nella comune convinzione che sul tema della sicurezza sanitaria e del rispetto delle misure anti Covid, un’istituzione come l’Assemblea Legislativa delle Marche dovesse dare l’esempio, anche in segno di rispetto per tutti quei titolari di attività commerciali che seriamente e onestamente si prodigano ogni giorno, tra mille difficoltà, per far rispettare la legge e per tutto il mondo della scuola” afferma la Casini.

“Invece oggi con un vero e proprio colpo di mano, ad appena tre giorni dalla data di convocazione della prossima seduta, la destra ha deciso di revocare tale obbligo e di lasciare libero l’accesso all’aula. Non ci vuole molto a capire che tale decisione sia frutto di un ordine impartito da Roma, dove in Parlamento Fratelli d’Italia e Lega stanno dando vita da giorni a uno squallido teatrino sul green pass”. 

“Stavolta si è passato davvero il limite e non esitiamo a definire tale decisione cinica per i tempi e i modi con cui è stata presa, ma anche e soprattutto per la palese irresponsabilità mostrata nel mettere a rischio la salute di quanti frequentano l’aula, a partire dal personale. Questo atteggiamento risulta perfettamente in sintonia con le sconcertanti dichiarazioni del presidente Acquaroli, che ancora una volta, dichiarandosi favorevole alla vaccinazione su base volontaria, non ha perso l’occasione di ammiccare ai movimenti No Vax della nostra regione” conclude Anna Casini “ignorando il senso civico di migliaia di cittadini che hanno deciso di vaccinarsi per la sicurezza di tutti”.