“Dopo 5 anni dal terremoto i nostri bambini vanno ancora a scuola in delle ‘baracche'”

ACQUAVIVA PICENA – Il gruppo consigliare di Acquaviva Futura torna a criticare la giunta Rosetti in merito alla situazione scolastica, successiva al terremoto del 2016.

“È iniziato un altro anno scolastico, ma ad Acquaviva i bambini continuano ad andare a scuola nei moduli temporanei – scrivono i consiglieri – Eppure nel 2017, in piena campagna elettorale, Rosetti e i suoi candidati alle elezioni, forti del finanziamento da 3.480.000 euro concesso per donare nuovamente  ad Acquaviva una scuola dopo il terremoto del 2016, promisero di dare subito al paese un edificio scolastico a partire dall’anno successivo, cioè dal 2018”.

“Solo promesse elettorali – continua la nota – Siamo nel 2021 e i nostri figli continuano ad andare a scuola in delle “baracche”.

Va inoltre ricordato che i 3.480.000 euro, dati ad Acquaviva per rifare la scuola dove è sempre stata, sono stati ridotti a 3 milioni per la sciagurata scelta dell’Amministrazione Rosetti di voler realizzare il nuovo edificio al posto del centro sportivo “La Castagna”, in una zona con tanti vincoli per costruire (tra cui il vincolo archeologico e paesaggistico).

“Se Acquaviva ancora non ha ancora una scuola degna di tale nome non è colpa dell’opposizione, come sostengono esponenti della maggioranza e loro supporter, ma di Rosetti & Co. Confermiamo che come Gruppo Consiliare di Minoranza Acquaviva Futura, faremo di tutto per non far distruggere il Centro Sportivo “La Castagna” in cambio del nuovo edificio scolastico. Inoltre cercheremo in tutti i modi di recuperare il vecchio edificio scolastico”.

“Scegliere una zona piena di vincoli per la costruzione di un nuovo edificio è come decidere di andare da Acquaviva  ad Ancona passando per Roma senza usare l’autostrada – ironizza Acquaviva Futura