Erba sintetica del “Riviera delle Palme”: analogie col campo “Piattoni” di Castel di Lama

AGGIORNAMENTO Giustamente Niko Sarris, titolare della Powergrass Srl, ci fa notare che Italgreen fornisce circa il 40% dei campi sintetici in Italia e negli ultimi 16 anni vengono realizzati circa 120 campi l’anno solo in Italia (tra cui, segnaliamo, anche il Ciarrocchi di Porto d’Ascoli). “Io ho 7 brevetti, di cui 5 su Powergrass che oggi è richiesto in giro per il mondo. Se tra Comune e gestore (Samb Calcio, ndr) non si trovano accordi blindati, uno subentra all’altro di regola”.

Ribadiamo che Italgreen è leader nazionale nel settore della produzione di campi in erba sintetica. Abbiamo scritto che si tratta di una coincidenza, e nella ricostruzione di quanto avvenuto a Castel di Lama era giusto segnalare anche questo particolare per dovere di cronaca.

Nel video della puntata di Cuore di Calcio dello scorso 17 ottobre si parla del “caso campo Piattoni” al minuto 52

CASTEL DI LAMA – Anno 2007, l’Atletico Piceno di Castel di Lama milita nel campionato di calcio di Promozione. Per aiutare lo svolgimento dell’attività sportiva, la società chiede al Comune di rinnovare gli impianti calcistici di zona Piattoni: un campo da calcio a 11, gli spogliatoi e il magazzino, il terreno adiacente e un campo da calcio ad 8. Il tutto in erba sintetica. 

L’Atletico Piceno si sarebbe fatto carico del mutuo relativo all’investimento, in cambio di un contributo annuo del Comune di 35 mila euro; e inoltre l’Atletico Piceno, al tempo guidato dal presidente Bernardino Campitelli (vice in quel periodo il commercialista Massimo Collina) avrebbe ricevuto gli introiti per l’affitto delle strutture alle società che ne avrebbero fatte richiesta.

Il nuovo complesso sportivo di Piattoni, è tra i più avanzati e moderni d’Italia, sia per il manto in erba sintetica installato sia sul terreno di gioco principale che su quello del calcio a otto, sia per l’impianto fotovoltaico sui tetti degli spogliatoi, per la tribuna, per l’area giochi, e per i nuovi parcheggi auto esterni alla struttura. Il centro “Stipa” ospiterà allenamenti e partite di 10 squadre locali, per una media di 500 atleti. Possibile comunque utilizzare i campi in sintetico anche per altre società del comprensorio“: così si leggeva su una nota stampa del Comune del 27 novembre 2008, annunciando l’imminente inaugurazione.

Lavori al campo Piattoni nel 2008

Il manto erboso, denominato “Double-T“, veniva definito unico e primo materiale del genere installato in Italia“. Il prato fu realizzato da “una ditta specializzata di Bergamo: manto straordinario, veramente all’avanguardia in Italia, che necessiterà di manutenzione ridottissima“. Identikit che porterebbe alla Italgreen Spa, che tra l’altro ha utilizzato il Double-T in quegli anni negli stadi del Boavista in Portogallo e Galatasaray in Turchia.

Sotto, il campo Piattoni oggi.

Per qualche anno tutto sembra procedere al meglio ma già nel 2012 l’Atletico Piceno chiese di rivedere la convenzione col comune a causa di una riduzione degli introiti. Si arrivò al 2016 quando il sindaco Ruggieri annullò la convenzione e il Comune, a quel punto, si accollò il mutuo rinnovandolo con la Carifermo. Nel frattempo, l’avventura societaria dell’Atletico Piceno va a rotoli.

Oggi il Comune continua a pagare il mutuo e pensa anche a dei necessari nuovi interventi per l’invecchiamento del prato, sommando spesa a spesa.

Una situazione per certi versi differente ma che in parte ricorda quella vissuta a San Benedetto quando la Samb Calcio di Domenico Serafino, nell’estate 2020, ha provveduto a realizzare un nuovo manto erboso, ibrido sintetico-naturale, lasciando dopo pochi mesi gran parte degli oneri, non pagati come da accordi con la Powergrass Srl, a carico del Comune di San Benedetto (la richiesta è di 466 mila euro). Samb poi “andata a rotoli” esattamente come quell’Atletico Piceno.

Dunque se a Castel di Lama i cittadini stanno pagando per un investimento inizialmente a carico di privati, lo stesso rischia di accadere a San Benedetto. Un’altra analogia deriva dal fatto che la produzione del terreno di gioco è della stessa ditta: la Italgreen Spa.

Infatti la Powergrass Srl è la società che commercializza la produzione della Italgreen e poi ne garantisce la gestione corretta, ma la produzione manifatturiera del manto erboso è della Italgreen.

Così infatti Niko Sarris della Powergrass Srl commentava alcuni mesi fa, su Youtube, in merito ad un articolo relativo ai lavori del Riviera delle Palme. Una coincidenza che la stessa situazione abbia coinvolto alcuni soggetti che hanno operato a pochi chilometri di distanza dopo circa 12 anni.