Aggressione a ristoratore, per 4 rom proposto Daspo urbano

Aggredito e picchiato dal branco, 7 in tutto, ma lui era riuscito a difendersi mandando ko tre di loro.
Alla fine ebbe comunque la peggio il ristoratore di Giulianova, 51 anni, che la notte del 3 settembre scorso fu accerchiato fuori dalla sua attività dagli energumeni. Dopo quasi 50 giorni di indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Giulianova, a 4 aggressori sono state notificate le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip Lorenzo Prudenzano su richiesta del sostituto procuratore Stefano Giovagnoni. Si tratta di giovani di età compresa tra i 19 e i 27 anni, tutti di etnia rom, residenti a Giulianova, già autori in passato di risse.
Due al momento si trovano agli arresti domiciliari, gli altri 2 invece, hanno l’obbligo di firma in caserma in attesa di nuove disposizioni da parte del giudice dinanzi ai quali tutti e 4 dovranno comparire nelle prossime ore. I fatti accaddero all’interno del parco Willermin, tra il lungomare e via Gasbarrini.
Il ristoratore gestisce un chiosco all’interno di questa area pubblica, attrezzata anche con giochi per bambini. L’aggressione sarebbe scaturita per futili motivi, forse per uno sguardo di troppo nei confronti della comitiva di rom da parte del ristoratore che in passato aveva anche praticato boxe a livello dilettantistico allenandosi nella palestra della Pugilistica Giuliese.
Dalle minacce all’aggressione è stato un attimo. Nella rissa almeno un paio, se non addirittura 3 degli aggressori, furono mandati ko dal titolare del chiosco che però alla fine fu sovrastato dal branco. Al pronto soccorso dell’ospedale giuliese i medici medicarono il 51enne con prognosi di 50 giorni. L’uomo però non raccontò di essere stato aggredito, ma che le ferite furono provocate da un incidente stradale. Versione che non convinse i medici che avvertirono quindi i carabinieri. I militari, coordinanti dal tenente colonello Vincenzo Marzo, alla fine hanno ricostruito i fatti identificando i responsabili di quell’aggressione, nei confronti dei quali, in attesa di essere processati, è stato anche proposto il Daspo Urbano.