Bottega del Terzo Settore, c’è l’accordo con il Comune. Presto potrebbe esserci anche una sede

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’unione fa sempre la forza. La Bottega del Terzo Settore ha sottoscritto un accordo con il Comune di San Benedetto al fine di avviare una progettualità comune nell’ambito delle politiche sociale.

A presentare l’accordo, oltre al sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo e l’assessore ai Servizi Sociali Andrea Sanguigni, anche il presidente della Bottega del Terzo Settore Roberto Paoletti, il suo vice Franco Zazzetta, la coordinatrice dell’Ambito Territoriale Sociale XXI Simona Marconi.

Spazzafumo ha ricordato come nei mesi scorsi “ho visto la Bottega del Terzo Settore ad Ascoli, dove c’è la sede, e sono rimasto ammirato della prospettiva di azione. Dopo l’incontro odierno col sindaco di Ascoli Fioravanti penso che lavorare in sinergia può aiutare il territorio nel suo insieme. Per questo non nascondo che vorrei avere una sede della Bottega anche a San Benedetto“.

Roberto Paoletti da parte sua ha ribadito come, seppur la sede sia in Ascoli, il campo d’azione dell’associazione no profit è almeno provinciale: “Abbiamo 180 associati e il nostro ruolo è quello di rappresentare tutti i nostri associati per arrivare a programmare e progettare assieme agli enti pubblici”.

“L’Ambito riconosce il ruolo di prossimità delle associazioni del terzo settore nei confronti del territorio, e quindi quello di una realtà importante come la Bottega” spiega Simona Marconi.

C’è anche una possibilità che la Bottega del Terzo Settore apra una sede anche a San Benedetto. Lo conferma Franco Zazzetta: “C’è già una idea di quella che potrebbe essere una sede della Bottega del Terzo Settore a San Benedetto, in un luogo storico della cultura, si trova al centro della città con un bel piazzale fruibile, anche se c’è bisogno di fondi, La Fondazione Carisap avrebbe dato la sua disponibilità all’operazione. Si tratta di un immobile che è stato messo in vendita ma il primo tentativo non è andato a buon fine, speriamo che la vendita possa essere sospesa, e allora lì si potrebbe realizzare una nuova sede”.