Ancora deserto il consiglio provinciale, si andrà al commissariamento dell’ente

ASCOLI PICENO – La scure del commissariamento si abbatte sulla Provincia di Ascoli. Anche oggi, 5 novembre, infatti, la minoranza ha disertato il consiglio provinciale, che era stato riconvocato appena due giorni dopo l’altra fumata nera avvenuta mercoledì. Era fondamentale raggiungere il numero legale per procedere all’approvazione del bilancio, ma così non è stato. I consiglieri di opposizione Giovanna Angelici, Luigi Capriotti e Piera Seghetti non si sono presentati a palazzo San Filippo. Lunedì, il presidente ‘traghettatore’ Daniele Tonelli andrà a parlare con il prefetto per ragionare sul da farsi. Molto probabilmente, però, si sceglierà la strada del commissariamento, in attesa delle elezioni che sono state indette per il prossimo 18 dicembre.

“In relazione all’attuale situazione della Provincia, facciamo presente che è la risultanza della pessima gestione degli ultimi anni – spiegano i consiglieri di minoranza, attraverso una nota – La necessità di approvare un bilancio di previsione a novembre denota la completa irresponsabilità del Partito Democratico che, pur conscio dello scenario che si sarebbe venuto a creare dopo le elezioni amministrative, ha protratto l’approvazione oltre ogni deroga, ultima quella di luglio. Inoltre lo stesso bilancio è stato redatto in circostanze anomale, ricordiamo la revoca del dirigente del servizio, tra l’altro non condivisa”.

“Noi consiglieri di opposizione non siamo mai stati invitati ai tavoli di lavoro, alle riunioni con i dirigenti scolastici, non siamo mai stati coinvolti in nessuna attività, nonostante lo avessimo esplicitamente richiesto in assise. Nel rispetto del nostro ruolo istituzionale e dell’impegno morale assunto nei confronti di tutti i cittadini, con la nostra presenza, abbiamo più volte garantito la maggioranza nelle votazioni ed assicurato il proseguimento delle attività dell’ente. Ma date le condizioni che si sono venute a creare ultimamente – concludono Capriotti, Angelici e Seghetti – riteniamo che il commissario prefettizio possa essere l’unico vero garante in questa delicata fase”.

Deluso, ovviamente, il presidente Tonelli: “Adesso si ferma tutta l’attività ordinaria della Provincia – spiega quest’ultimo -. In questi giorni ho incontrato alcuni dipendenti che si sono spesi per effettuare alcuni interventi, sborsando soldi di tasca propria. E non potremo rimborsarli. Anzi, la stagione invernale è cominciata e qualora dovesse nevicare non potremo neanche appaltare i lavori per pulire le strade. Ai consiglieri di opposizione, in questo momento, mi sento di dire solo una cosa: la politica non si fa sulla pelle delle persone. Nelle prossime ore andrò dal prefetto – conclude Tonelli – e se dovessi avere un’ultima opportunità per risolvere la questione, lo farò. Costi quel che costi”.