Tesino, Alati: “Uno studio per capire problemi”. PicenaDepur avvisò già nel 2016: “Anomalie in ingresso”

OFFIDA – Le parole del presidente del Ciip Giacinto Alati in merito al depuratore di Santa Maria Goretti e l’inquinamento del Tesino sono – esse sì – trasparenti e chiare. Da aprile il Ciip gestirà direttamente il depuratore, portandolo ad una capacità di gestione maggiore rispetto all’attuale: “Abbiate pazienza, occorre un po’ di tempo” ha detto Alati a Vera Tv. “Faremo in modo di informare l’Amministrazione di Offida, che ci ha chiesto più volte di risolvere questo problema, ma noi non abbiamo potere sanzionatori”.

Il Ciip ha commissionato uno studio progettuale all’Università Politecnica delle Marche per la gestione dei reflui di alcune aziende presenti nel territorio per risolvere il problema.

In merito al nostro prelievo di cui in questo servizio (clicca qui), un laboratorio ha analizzato sia quelle provenienti dal depuratore che quelle, di pochi metri a monte, del Tesino. Ebbene, nelle acque scaricate dal depuratore sono presenti Streptococchi fecali, Escherichia coli e Stafilococco aureus, sintomo di un grave inquinamento biologico (non sono state realizzate analisi chimiche). Tutti elementi assenti nelle acque del Tesino a monte dello scarico.

Intanto lo scorso 26 ottobre la Picena Depur, la società che gestisce il depuratore di Santa Maria Goretti, ha inviato i dati relativi ai rapporti di prova degli scarichi dal 2016 al 2021 anche alla Ciip Spa. Nella lettera di presentazione degli allegati si fa presente che già in passato si è specificato che al depuratore arrivano in ingresso dei carichi anomali che ne compromettono l’efficienza o a volte mettono in crisi il processo di depurazione. Fino al 2018 la Picena Depur ha avvertito, in merito a questo problema, il Ciip Spa, la Provincia di Ascoli Piceno, il Comune di Offida e gli organi di controllo e, dopo il 2018, il solo Ciip.