Maltempo in Val Vibrata e sulla Costa

Il maltempo di queste ore ha creato forti disagi a molti paesi dell’immediato hinterland teramano, in modo particolare in Val Vibrata. Sul fondovalle del Salinello e lungo le strade secondarie si sono creati dei veri e propri fiumi di acqua e fango.

Canali di deflusso otturati che sono alla fine tracimati, condizioni già denunciate all’indomani del maltempo dei primi di ottobre. Le immagini mostrano una situazione di grande difficoltà e c’è chi si è dato da fare quanto meno per evitare il peggio.

Nella zona di Case Alte, nel territorio comunale di Sant’Omero, si è registrato uno smottamento con cedimento di parte della parete collinare. Anche in questo caso gli abitanti della zona avevano sottolineato il rischio di frana in caso di nuove abbondanti piogge.

Va meno peggio sulla costa. Ma è tornato l’incubo dei danni provocati dalla mareggiata lungo i tratti di spiaggia maggiormente esposti al fenomeno erosivo. La zona sud di Roseto, il tratto di lungomare centrale di Cologna nella notte sono stati sferzati dalle correnti e dal moto ondoso che in alcuni punti ha raggiunto il muretto a protezione del marciapiede.

Le condizioni meteo sono stazionarie ma tra gli operatori turistici locali c’è grande preoccupazione dopo che già una decina di giorni fa hanno dovuto fare i conti con una violenta mareggiata che ha di fatto cancellato tutti gli interventi di ripascimento morbido. C’è preoccupazione anche al porto di Giulianova perché il livello del mare si è innalzato di circa un metro.

Gli armatori e i proprietari di imbarcazioni da diporto hanno dovuto rinforzare gli ormeggi. Riproposto il problema che da anni interessa il Molo Laudadio, punto più critico per le barche ormeggiate qui in quanto in condizioni meteomarine avverse si formano correnti che mettono a rischio i punti di attracco.

Questo perché a circa 3 metri di profondità non ci sono punti di scarico delle correnti che vanno ad infrangersi contro la parete sommersa creando un moto fastidioso per i natanti ormeggiati.

Il problema potrà essere risolto solo nel momento in cui saranno completati i lavori di realizzazione dei due moli convergenti dell’imboccatura.