Condannati i gestori di 17 hotel che non versavano la tassa di soggiorno al Comune. Evasione di circa 300 mila euro

Pesaro – Condannati I gestori di 17 hotel che non versavano la tassa di soggiorno al Comune. Evasione di circa 300.000 euro

PESARO – Il Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Pesaro ha eseguito un’ampia attività relativa al corretto adempimento del versamento della “tassa di soggiorno”, per gli anni dal 2012 al 2018, da parte di alcune società che hanno gestito delle strutture alberghiere nel Comune di Pesaro.

Le attività di indagine, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, si sono articolate attraverso il raffronto tra le dichiarazioni trimestrali presentate dai gestori degli alberghi e il versamento effettuato dagli stessi al Comune di Pesaro.

Al termine di tale disamina è stato accertato che 10 soggetti economici (9 società e una ditta individuale) hanno sistematicamente omesso il versamento della “tassa di soggiorno” relativa a 17 hotel, dagli stessi gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 300 mila euro.

Pertanto, i gestori delle strutture ricettive, 10 persone fisiche, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in quanto, essendo deputati alla riscossione del tributo, rivestivano la qualifica di incaricati di pubblico servizio e, per tale motivo, le loro condotte hanno integrato la fattispecie di reato di peculato.

Nei confronti di 3 soggetti denunciati, i quali non avevano proposto alcun piano di rientro del debito tributario nei confronti del Comune di Pesaro, è stata avanzata dal Pubblico ministero titolare la richiesta di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca ed, in accoglimento a tale proposta, il Tribunale di Pesaro – Sezione Penale – Ufficio Gip, ha emesso due distinti decreti di sequestro per l’ammontare complessivo di oltre 115 mila euro.

Per i soggetti coinvolti è già intervenuto il rinvio a giudizio e sono state trasmesse le relative segnalazioni alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Ancona, evidenziando le responsabilità amministrative dei sette soggetti ed un danno erariale complessivo di circa 170 mila euro (pari all’imposta non versata) nei confronti del Comune di Pesaro. Sono già intervenute alcune sentenze di condanna in primo grado e per alcune posizioni è già stata fissata la relativa udienza.