Samb: tutti in discussione, ma per il momento avanti così

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo la settima sconfitta della stagione, sul campo dell’FC Matese, la prima vera contestazione dei tifosi, la classifica da paura (con la vetta a 19 punti e la salvezza diretta a 4), l’ambiente immaginava di vedere rotolare qualche altra testa. Uno scossone. Invece la società si è limitata ad abolire il giorno di riposo solitamente concesso alla squadra.

Lunedì insolito, allora, per la Samb. La costante è il silenzio della dirigenza. Che ormai non fa più nemmeno notizia.

Campionato ormai compromesso, e Samb sempre alla ricerca di un punto di svolta. Mauro Antonioli subito dopo la partita in Campania ci è andato giù pesante, risottolineando i limiti caratteriale della squadra, e indirettamente criticando chi l’ha costruita, il ds Matteo Sabbadini che a inizio mese lo ha scelto per sostituire Massimo Donati.

Sono circolate voci rispetto a possibili dimissioni di Antonioli o a un suo esonero, ma il tecnico di Bellaria è ancora al suo posto. Magari è fiducia a tempo. Con la società che almeno un paio di sondaggi li avrebbe fatti.

Di certo Sabbadini è da settimane nell’occhio del ciclone. Ma il dirigente ravennate è la scelta, convinta, fatta dal direttore generale Luca Faccioli e avrebbe anche favorito l’arrivo di qualche sponsor. Insomma, un intreccio dal quale non è semplice venire fuori.

Più facile lasciare tutto come sta, almeno per il momento. Provando a portare avanti un mercato che si annuncia ancora più complicato di quello condotto in emergenza a settembre e ottobre.

Verso l’addio per 7-8 giocatori. Amato e Mendicino sicuri, e poi Fabretti, Travaglini e uno tra Bruno e Abbrandini. Degli over a rischio taglio anche Svarups e De Santis. Le priorità: due terzini, un centrocampista, un attaccante. Ecco, a proposito del bomber che manca: si è raffreddata la pista Giovanni Ricciardo, in uscita dal Casale. A riprova che non sarà facile convincere giocatori ad accettare questa polveriera che è diventata la Samb.

 

Nella foto la contestazione della settantina di tifosi presenti a Piedimonte Matese